Franco Balzi non ha perso tempo: poche ore dopo la fine dello scrutinio è entrato in Comune, a Santorso, e ha cominciato a fare il sindaco. Lì c’è stata la festa, perché Balzi era l’erede designato della giunta Menegozzo. Ma anche il primo contatto con quegli uffici, con quei dipendenti, con quelle mille questioni che ogni giorno un primo cittadino

deve affrontare. Questo voleva l’ex presidente del Consorzio Prisma, questo ha raggiunto. Tutto sommato senza incontrare enormi difficoltà.

Balzi, è andato tutto come previsto?

“Le elezioni dice? Direi che è andato tutto come speravo. Eravamo fiduciosi, quello sì. E abbiamo messo entusiasmo e impegno in questa campagna elettorale. Ma a Santorso per la prima volta c’erano 4 liste, era un’incognita. So che il nostro risultato è il segno della fiducia nella precedente amministrazione, un’eredità importante, che noi interpreteremo in nome del cambiamento. I cittadini di Santorso ci hanno creduto. E noi siamo molto contenti”.

Da chi le sono arrivate le prime congratulazioni?

“Eravamo nella nostra sede, domenica pomeriggio. Il nostro gruppo, persone speciali le assicuro, ha lavorato giorno e notte per mesi per arrivare a questo risultato. E credo che la prima in assoluto sia stata una cara signora che mi si è avvicinata e mi ha dato un bacio sulla fronte. Un gesto semplice, dolce. Ecco, per me che sono alla prima esperienza di politica devo dire che è stato un momento di grande emozione”.

Il suo, Balzi, è un programma ambizioso e caratterizzato da questa forte attenzione ai temi sociali, alla vicinanza con le “persone fragili”, come lei stesso le definisce. Finito il tempo delle parole, ora cosa succede?

“Succede che già ieri (lunedì, ndr) ho passato la giornata in Comune, mi sono messo immediatamente al lavoro. Non ho intenzione di fare il sindaco nei ritagli di tempo, lo farò con tutto il mio impegno, io e la mia squadra, composta da persone serie, capaci e competenti. Lavoreremo tanto e a testa bassa. Quanto al sociale mi permetta di precisare una cosa: in campagna elettorale questo argomento è stato utilizzato a volte in maniera superficiale. Quando parlo di sociale, guardo alla comunità nella sua interezza. La fragilità sociale può arrivare in tante situazioni. Minori, anziani, malati: necessità diverse che hanno bisogno della stessa attenzione da parte nostra. E lavoro. Il lavoro è il punto cardine su cui ci muoveremo da oggi in avanti, la vera priorità che affronteremo coinvolgendo tutte le forze che Santorso è in grado di esprimere, e si tratta di energie importanti. Ovviamente senza dimenticare le tante piccole esigenze della gestione del nostro paese. Nulla sarà trascurato”.

Quando si vedranno i primi effetti della “cura-Balzi”? Dopo l’estate?

“Eh, purtroppo non dipende solo da me. Non possiamo promettere lavoro in maniera diretta, ma in un periodo di grande emergenza come questo metteremo a disposizione il nostro impegno perché si creino condizioni che possano generare occupazione. Ci muoviamo in questo scenario, che però è ben più grande di Santorso. Magari riuscissimo ad avere risultati dopo l’estate. E’ tutto da costruire, noi faremo il possibile”.

Ieri primo giorno da sindaco in Comune: che atmosfera ha trovato?

“Bellissima. Ho incontrato i dipendenti del Comune, persone serie e preparate, persone di qualità. Li ho voluti salutare uno a uno, poi ho visto i quattro capi area. Insomma, testa bassa e lavorare, come dicevo prima”.

E Pietro Menegozzo? Le ha dato qualche consiglio?

“Me ne ha dati mille, e lo ringrazio. Ma uno soprattutto, proprio ieri. ‘Resta te stesso’, mi ha detto. ‘Non tradire la fiducia di questa gente’. Ecco, ho intenzione di seguire questo consiglio alla lettera”.

di redazione Thiene on line 

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