Lo scopo era quello di mostrare e informare come il territorio potrà essere ‘trasformato’ con la realizzazione del campo da golf  tra Sarcedo e Zugliano. Quasi duecento persone hanno partecipato ieri mattina, alla passeggiata ecologica denominata “La via dell’Igna” e promossa da: Sotto la Neve Pane-rete dei comitati alto vicentino, Comitato NO G.O.L.F. Sarcedo, Legambiente, Liste di opposizione di Sarcedo, Lista Partecipazione e Democrazia di Zugliano .

 

La passeggiata si è svolta durante una mattinata graziata dalle nuvole che hanno fatto spazio ad un sole tiepido primaverile. La finalità della manifestazione, come spiegato nei giorni scorsi dai promotori della passeggiata ecologica,  era far scoprire ai cittadini il valore storico-naturalistico dei luoghi interessati dal progetto “Sarcedo Turistica” che punta alla costruzione di un’area residenziale-commerciale con annesso un campo da golf, e di far conoscere i progetti che interessano l’area stessa come ad esempio la costruzione di un bacino sopra la contrada Costa per la realizzazione di impianti di irrigazione a pioggia e a goccia per i terreni agricoli, gli stessi terreni che saranno sostituiti da buche da golf o, ancora peggio, da lottizzazioni.

Ad intrattenere nelle tre tappe del percorso i partecipanti sono stati: Gianni Dalla Costa, esperto storico naturalista locale , Cristiano Dal Bianco, che ha spiegato il valore idrico del luogo e Luca Cortese, consigliere comunale di Sarcedo.

Questo evento è stato un modo di far capire ai cultori del “progresso” e del “rilancio dell’economia” che un’alternativa al progetto esiste, ed inoltre è un’alternativa che valorizza sul serio il territorio locale (colture agricole di qualità, ecoturismo sostenibile) e non calando dall’alto un progetto che ne stravolge gli equilibri e che distruggerebbe la biodiversità per fare spazio a una colata di cemento – hanno spiegato i membri del comitato No Golf – Di fronte ai recenti appelli di Zaia che urla : “no al consumo dissennato del territorio” e ai dati sconcertanti resi pubblici dalla Giunta Regionale che parlano della perdita di suolo agricolo negli ultimi 40 anni pari all’intera provincia di Rovigo, non si può più predicare bene e razzolare male: quell’area deve rimanere polmone verde a beneficio delle generazioni presenti e future’.

di Redazione Thiene on line

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