Vogliono un incontro urgente con la Sindaca Cristina Marigo.

Quattro allagamenti in dieci anni, l’ultimo dei quali – il 15 maggio 2024 – ha portato nei locali interrati di alcune abitazioni oltre 2,3 milioni di litri d’acqua e fango, con danni stimati per milioni di euro. Per i residenti del quartiere di SS. Trinità la misura è colma. Da qualche settimana è nato Ba.S.T.A. – acronimo di “Bacini, Sicurezza, Territorio, Azione” – un comitato spontaneo di cittadini che chiede risposte precise e interventi urgenti per mettere in sicurezza il quartiere.

«Non vogliamo polemizzare, ma collaborare in modo costruttivo con l’amministrazione» spiegano i rappresentanti del comitato, che in queste settimane hanno lavorato per mappare le criticità del territorio e avanzare richieste puntuali. «Non possiamo più aspettare il prossimo evento meteorologico estremo. La sicurezza dei cittadini è a rischio e il nostro timore è che, se nulla cambia, potremmo trovarci a contare vittime, come già accaduto a Valdagno».

Le zone più colpite nel quartiere si trovano nei pressi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, con il rischio che l’alluvione si verifichi in orario di uscita scolastica. Durante l’alluvione del 2024 l’acqua ha raggiunto 2,40 metri di altezza nei piani interrati di alcuni edifici.

L’incontro con l’amministrazione

Il 22 maggio si è svolto un incontro tra una delegazione del comitato e l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Giorgio Marchioro e dai tecnici ingegneri Basilisco e Muraro. I cittadini hanno presentato testimonianze, video e richieste concrete, tra cui: potenziamento delle tubature di scarico nelle vie principali;progettazione di nuovi bacini di laminazione in sinergia con enti tecnici e progetti europei (come Life Beware); installazione di sensori e sistemi di allerta meteo; verifica e aggiornamento degli impianti esistenti, giudicati obsoleti e sottodimensionati. E manutenzione regolare dei tratti tombati, tornata carente negli ultimi 10-15 anni.

Proprio su quest’ultimo punto, il Comune ha effettuato recentemente un parziale intervento di pulizia nel tratto tombato tra Via Fermi, Via Pacinotti e Via Malpighi, rimuovendo un intero camion di detriti. Tuttavia, i lavori si sono interrotti per mancanza di mezzi adeguati. È stata individuata un’azienda di Bari con un sistema di carrelli su rotaia che potrebbe completare la pulizia: si attende il preventivo.

I cittadini chiedono anche l’installazione di uno sgrigliatore, una griglia di protezione per impedire che sassi e detriti finiscano nei tratti tombati.

Risposte giudicate “insoddisfacenti”

Nonostante l’incontro, le risposte dell’amministrazione sono state definite «insoddisfacenti». I progetti per nuovi bacini in aree come Aste/S. Martino e Maso dalla Vecchia sono ancora in fase preliminare e privi di copertura finanziaria. Il Comune, secondo i rappresentanti del comitato, avrebbe mostrato riluttanza ad accendere nuovi mutui, mentre molti cittadini hanno dovuto indebitarsi per far fronte ai danni già subiti.

Il comitato ha quindi richiesto un incontro urgente con la Sindaca Cristina Marigo, al fine di inserire ufficialmente la messa in sicurezza di SS. Trinità tra le priorità dell’agenda comunale. Al momento, però, non è stata ancora fissata una data.

Verso un’assemblea pubblica

Il comitato Ba.S.T.A. sta anche organizzando un’assemblea pubblica, invitando l’amministrazione a partecipare per fornire aggiornamenti e risposte alla cittadinanza. «Non ci fermeremo finché non avremo certezze» dicono i portavoce. «Se non si interviene subito, alla prossima pioggia torneremo sott’acqua».

Una mobilitazione che, al di là delle sigle e dei documenti, nasce da un bisogno semplice e urgente: poter vivere e abitare il proprio quartiere senza la paura costante di perdere tutto a ogni temporale.

I.A.

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