E’ terremoto a Schio dopo il licenziamento in tronco del Comandante della Polizia Locale Andrea Camata a causa di presunte irregolarità sulla documentazione del suo passaggio da Vedelago a Schio.

Luigi Canale, presidente del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino è intervenuto subito con un commento:‘Prendiamo atto della conclusione alla quale è giunto l’ufficio preposto che ha svolto in maniera indipendente e autonoma il procedimento disciplinare. Dispiace per come si è chiusa questa vicenda ma siamo convinti che fosse necessario garantire massima trasparenza e limpidezza, soprattutto per rispetto dei cittadini. La correttezza e il rispetto delle regole sono infatti principi imprescindibili per qualsiasi ente pubblico, e a maggior ragione per un ente come il Consorzio di Polizia che ha il compito di far rispettare le regole. E il Consorzio, deve essere chiaro, è stato vittima in questa vicenda’.

 

L’assessore Roberto Dall’Aglio si dice rammaricato per quanto è accaduto : “Siamo dispiaciuti per un episodio che purtroppo rischia di turbare nuovamente la situazione all’interno del Consorzio. Voglio però esprimere solidarietà all’ente che si è trovato costretto a prendere questa decisione a seguito del procedimento svolto dall’ufficio competente. Ora l’auspicio è che si possa chiudere questa pagina senza che ci siano ricadute sull’importante servizio che gli agenti del Consorzio svolgono per i cittadini”

 

Anche Luigi Santi, capo gruppo del gruppo misto d’opposizione in Consiglio Comunale, non è rimasto indifferente al‘caso Camata’ e ha sottolineato: ‘Con rammarico apprendo del licenziamento del Comandante Camata. E’ doveroso non essere indifferenti quando un lavoratore perde il proprio posto, soprattutto in questo momento di restrizione della nostra economia. Sono colpito anche perché la questione è stata spesso dibattuta anche in Consiglio Comunale. Il Comandante dovrà rispondere all’autorità giudiziaria la quale avrà il compito di fare luce e chiarezza di tutta questa faccenda. Altra cosa importante e rilevante – ha concluso – è: se il Comandante non poteva ricoprire tale carica, allora i documenti da lui firmati sono da considerare validi o illegittimi?’

Ma c’è anche chi vuole vederci chiaro più in profondità e alleggerisce le presunte colpe del Comandante Camata attribuendone anche a chi aveva il compito di vigilare.

‘Il problema è della gestione del Consorzio – ha detto Daniele Girardi, Responsabile Uil Fpl Alto Vicentino – non è possibili e che da anni non funzionino le cose. Coloro che erano stati nominati per vigilare, dov’erano? Dormivano? O erano lì a fare il loro dovere? Se il Comandante ha prodotto documenti falsi, chi li ha accolti è meno colpevole? Dicono che non avesse i requisiti e quindi, tutti i documenti firmati da lui ora sono validi o no? C’è una serie di situazioni che riporta a una catena di sant’Antonio. Chi amministra deve avere strategie e guardare più in là. Questo Comandante ha fatto il suo dovere, trattato con Enti e cittadini e firmato documenti. Se non aveva il titolo per farlo ora le conseguenze quali e quante sono? Anche chi ha innescato il processo di strana nebulosità ha delle responsabilità e chi è responsabile deve pagare’.

A. BIa.

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