RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DAI CONSIGLIERI COMUNALI DEL PD DI SCHIO

L’altra sera siamo stati costretti a prendere una decisione drastica e a compiere un’azione di forte impatto mediatico. Una scelta che, a nostro avviso, produce comunque molti meno effetti negativi rispetto a quella assunta dalla maggioranza, che ha deciso di recedere da AVA scaricando sui cittadini le conseguenze di una decisione priva di logica e visione. È da questa scelta irresponsabile che nasce la nostra decisione di abbandonare l’aula consiliare durante la seduta di approvazione del bilancio.

Mercoledì sera era convocato il Consiglio comunale per la discussione del bilancio di previsione e del Documento Unico di Programmazione 2026–2028. Già in fase di convocazione ci era stato comunicato che l’ordine del giorno avrebbe potuto essere integrato con la delibera di recesso del Comune di Schio da AVA.

AVA è una società che sta per fondersi con Soraris con l’obiettivo di creare, al termine del processo, un’unica società pubblica incaricata della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in provincia di Vicenza, mantenendo il controllo pubblico dell’intero sistema. Schio ha invece deciso di sfilarsi, dimostrando l’incapacità di relazionarsi con gli altri Comuni e scegliendo una strada isolazionista e immatura.

Alla luce di questa comunicazione abbiamo immediatamente espresso forti perplessità sull’opportunità di discutere e approvare un bilancio che sarebbe stato inevitabilmente stravolto dalla decisione di uscire da AVA. Sono infatti evidenti le ricadute su patrimonio, dividendi, rapporti e impegni contrattuali, tutt’altro che marginali.

In Consiglio comunale abbiamo quindi chiesto, in modo legittimo e argomentato, il rinvio della discussione sul bilancio. La maggioranza si è però trincerata dietro il parere del Segretario comunale, che formalmente consentiva di procedere, ignorando completamente il valore politico delle scelte in atto. È apparso evidente anche dalle parole dell’assessora Parise, che ha ammesso come la stessa maggioranza stia “correndo dietro agli eventi”.

A questo punto, per noi, dedicare un’intera serata alla discussione di un documento già superato dai fatti non aveva alcun senso. Le variazioni di bilancio sono sempre possibili, ma se oggi sai già che domani intendi recedere da una società partecipata, perché discutere un documento che ha solo un valore tecnico e nessuna reale valenza politica?

Come forze di opposizione, insieme alla vicepresidente Nardi, abbiamo quindi deciso di abbandonare l’aula consiliare e di non partecipare alla discussione.

Ricordiamo che il Consiglio comunale è l’organo politico per eccellenza: è lì che si fa Politica. La maggioranza, invece, sembra vivere il Consiglio come un’aula scolastica, soddisfatta del proprio “compitino” e convinta di meritare anche l’applauso, purché i numeri tornino. Noi riteniamo che la città meriti rispetto, coerenza e trasparenza. Se si decide di intraprendere una scelta così rilevante, bisogna avere il coraggio di spiegarla chiaramente ai cittadini.

Ad oggi abbiamo ascoltato solo farneticazioni, mezze verità e nessuna proposta alternativa concreta per superare l’impasse, nonostante le molte porte che erano state lasciate aperte, forse anche troppe.

La partita non è finita, anzi è solo all’inizio. Come già dichiarato, utilizzeremo tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione per fermare questo scempio e questa ignoranza amministrativa, frutto di una maggioranza senza visione e senza strategia.

Giovanni Battistella, Giulia Andrian e Davide Casarotto
Consiglieri comunali del Partito Democratico – Schio
Il Comunicato di Fratelli d’Italia

Durante il Consiglio comunale dedicato al bilancio di previsione, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, assieme ai gruppi di minoranza del centro sinistra, ha scelto responsabilmente di non partecipare alla discussione di merito, dopo che la maggioranza ha respinto la richiesta di sospensione avanzata dal capogruppo Alex Cioni ai sensi del Regolamento consiliare.

Una decisione politica e motivata, assunta per segnalare la volontà della Giunta di procedere all’approvazione di un bilancio di previsione sapendo già che, a distanza di 10 giorni, verrà avviato il recesso del Comune di Schio da Alto Vicentino Ambiente (AVA).

“Il problema non è se una variazione di bilancio sia tecnicamente possibile – spiega il capogruppo Alex Cioni – ma se sia serio e corretto approvare oggi un bilancio che la stessa maggioranza ammette dovrà essere modificato domani. Un bilancio di previsione deve essere attendibile e coerentenon un atto provvisorio da sistemare strada facendo”.

La tesi secondo cui il recesso non produrrebbe effetti nel breve periodo e che tutto potrà essere corretto a gennaio con una variazione conferma, di fatto, le perplessità sollevate da tutta l’opposizione. Se si sa già che il bilancio è destinato a essere modificato per una scelta politica così rilevante, è legittimo e doveroso chiedersi se il Consiglio comunale sia messo nelle condizioni di deliberare in modo pienamente consapevole.

Respinta ogni accusa di strumentalizzazione da parte del Sindaco e della raffazzonata maggioranza guidata dai 5 Stelle, Fratelli d’Italia ricorda che richiamare il rispetto della coerenza tra DUP, bilancio e scelte strategiche dell’ente non è bagarre politica, ma esercizio corretto del ruolo di controllo e indirizzo affidato ai consiglieri comunali.

“Quando si parla di responsabilità – conclude Cioni – questa consiste nel dire le cose come stanno ai cittadini. Non si può chiedere al Consiglio di approvare un bilancio di previsione mentre si annuncia, contestualmente, una scelta che ne modifica uno dei presupposti fondamentali. Noi abbiamo scelto la coerenza e la trasparenza, altri hanno scelto di andare avanti comunque, palesando un atto di arroganza istituzionale che ha svilito il ruolo dell’intero Consiglio comunale. Quando viene meno il rispetto per l’istituzione e per i cittadini, l’unica risposta possibile resta un dissenso fermo, espresso nelle forme previste dal confronto democratico”.

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