In merito alle iniziative annunciate per la serata di giovedì 27 novembre, il sindaco di Schio, Cristina Marigo, chiarisce la posizione dell’amministrazione comunale.
«Nelle ultime ore – dichiara il sindaco – stiamo assistendo all’ennesimo tentativo di trasformare Schio in un terreno di scontro politico. Da un lato la “passeggiata per la sicurezza” promossa da Forza Nuova, dall’altro la pronta contro-mobilitazione del Centro sociale Arcadia che risponde con la stessa logica di contrapposizione. La verità è che né gli uni né gli altri stanno mettendo al centro Schio: stanno semplicemente usando la Città per auto-legittimarsi, parlando più tra loro che alla comunità scledense. È lo stesso copione che si ripete ogni anno attorno alle commemorazioni dell’eccidio del 1945: due schieramenti che si fronteggiano per riaffermare identità politiche contrapposte, mentre la Città e la complessità della sua storia passano in secondo piano. Cambiano i temi – ieri la memoria dell’eccidio, oggi la sicurezza e l’immigrazione – ma il meccanismo è identico: si usa Schio come palcoscenico di un duello ideologico che con Schio ha poco a che fare. La sicurezza è un tema serio, che va affrontato con strumenti e responsabilità istituzionale, non con slogan, provocazioni o esibizioni propagandistiche. Ricordo inoltre che il sistema della sicurezza pubblica è una funzione dello Stato, che opera attraverso le forze dell’ordine e sotto la guida del Ministero dell’Interno. Il Comune interviene con politiche di prevenzione, collaborazione e ascolto del territorio, ma non può sostituirsi agli organi statali né tollerare iniziative che intendano farlo. Ciò detto, comunque, come amministrazione continueremo il confronto continuo con le forze dell’ordine, in particolare con i Carabinieri e la Polizia locale, e con l’aggiornamento del regolamento di Polizia inserendo il Daspo urbano che verrà presentato nel Consiglio comunale di dicembre”.
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