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Schio. Orsi: ‘I problemi all’ospedale ci sono, ma basta strumentalizzazioni da chi non sa’

Non ci sta Valter Orsi alle accuse mosse contro un ospedale che a suo dire deve avere dignità e la possibilità di erogare i servizi per cui è stato pensato e progettato. Il sindaco di Schio prende posizione, dopo il polverone esploso sul nosocomio Altovicentino, al centro di una campagna elettorale che sembra concentrarsi solo su questo argomento. Secondo Valter Orsi, dietro le denunce esplose in questi giorni, da parte di medici e addetti ai lavori della sanità veneta, ci sarebbe una strumentalizzazione politica vera e propria. Qualcosa che non ha niente a che fare con il suo impegno che dura da anni, in cui ha intrecciato un dialogo con la Regione, che ha promesso, nella figura del neo assessore alla Sanità Manuela Lanzarin di venire a Santorso, per ascoltare le istanze di medici e di una popolazione che tocca con mano, i disagi di un accorpamento non facile con Bassano.
Al telefono, questa sera, Orsi ha difeso il proprio impegno nella salvaguardia di un ospedale, che non verrà declassato, come qualcuno si ostina a dire, alla luce delle schede ospedaliere che verranno ufficializzate nei prossimi giorni.
‘Le polemiche nate in questo ultimo periodo sull’Ulss 7 sono strumentali e strane in questo periodo in cui si stanno definendo le schede ospedaliere – sottolinea Orsi –  da ricordare che esse sono la seconda fase di programmazione nell’ambito della riforma voluta dalla Regione, la prima, già divenuta operativa riguardava i Servizi Territoriali che hanno visto assegnare ai nostri distretti Unità Operative pari allo stesso numero di Ulss Provinciali, quindi senza nessuna limitazione, e questo è avvenuto grazie ad un gioco di squadra che si è visto premiato. Mi pare alquanto strano che oggi, a due anni di distanza dalla nascita dell’Ulss 7 Pedemontana vi sia questa agitazione, il dubbio che qualche gioco politico agisca come burattinaio dietro le quinte. Dalle indiscrezioni e dal lavoro che si è fatto, e si continua a fare, risulta che all’Ospedale dell’Altovicentino verranno assegnati dipartimenti di assoluta qualità ed in alcuni casi attesi e richiesti da molti anni, quindi, per quale motivo oggi la politica si scatena su questo argomento? Sento spesso lanciare allarmi che poi non trovano fondamento o fanno emergere una grande superficialità di conoscenza dei temi, probabilmente si è riusciti ad innescare un circuito che porta a ragionare di pancia perdendo il senso della realtà.  – continua il sindaco di  Schio – . Vi sono molti problemi che riscontro nella gestione della nostra Ulss ed è su questi che dovremmo fare squadra comune al fine di spingere chi di dovere a mettere in atto soluzioni adeguate, la ricetta dello “scioglimento” proposta da qualcuno va invece nella direzione opposta, allontanare i quadri di controllo provocherebbe una grave perdita per il territorio. Sembra che molti di coloro che intervengono su questo tema non sappiano della Riforma entrata in vigore con la Legge Regionale partita nel 2015 e continuino a pensare secondo vecchi schemi. All’Ospedale dell’Altovicentino voglio che venga assegnato il ruolo primario che merita, e se mancano risorse e personale, essi devono essere presi dove ci sono! Le risorse per il funzionamento della Sanità pubblica alla fine vengono coperte sempre ed esclusivamente dal bilancio regionale, quindi i perimetri dell’Ulss sono una questione amministrativa e non possiamo permettere che qualcuno li trasformi in problemi di servizio, questi ultimi devono essere invece garantiti da strutture efficienti, sicure e poste in luoghi baricentrici del territorio al fine di garantire interventi anche d’urgenza, l’Ospedale Altovicentino risponde a tutte queste indicazioni, tra l’altro riprese anche dalle linee guida ministeriali che indicano nel fattore T (tempo) uno dei criteri di programmazione. Difendo l’operato di medici, infermieri ed operatori che per una serie di motivi sono sotto pressione, ed è verso il loro impegno e professionalità che si dovrebbero dare risposte anche in termini di aumenti salariali, in modo da colmare anche un disequilibrio esistente con strutture private che diventano sempre più attrattive.  – conclude Orsi – Se veramente siamo tutti d’accordo nel salvaguardare il servizio pubblico sanitario è su questi temi che ci dovremmo impegnare, no su giochi politici o campagne elettorali, i nostri concittadini devono essere garantiti nelle prestazioni di cui hanno bisogno, senza dover ricorrere ad ulteriori spese per pagarsi in privato cure o interventi, che poi in molti casi vengono anche svolti nelle stesse strutture pubbliche, trovandosi quindi indirettamente a pagare due volte. Non si deve scherzare sul servizio sanitario pubblico, lo dobbiamo alla nostra cittadinanza!”
di Redazione altovicentinOnline