E’ stato adottato dalla giunta comunale il piano urbanistico attuativo di iniziativa privata che prevede la conversione degli stabilimenti ex Lanerossi a nuova area commerciale e industriale. Il progetto parte dall’iniziativa dei proprietari, la Immobili e Partecipazioni Srl cui fa capo la famiglia Marzotto e si estende su un’area di notevoli dimensioni, 327 mila metri quadrati che rappresentano quanto meno un inedito, se non ambizioso, intervento urbanistico a livello regionale, se non nazionale.

“Il Piano è stato adottato dalla giunta comunale con propria delibera 76 del 16 marzo, dopo quasi un anno di iter in cui c’è sempre stato un contatto diretto tra l’amministrazione comunale e i proprietari, vista la vasta area presa in esame nel progetto, affinché diventi un contenitore di interventi che possano portare dei ritorni alla nostra città” dichiara il sindaco Valter Orsi “Nel durante abbiamo coinvolto anche le associazioni di categoria interessate, visto il grande impatto commerciale ed economico legato a questo tipo di intervento”.
IMG_0302L’adozione da parte della giunta rappresenta un passo burocratico necessario, per evitare di incappare nel ‘silenzio assenso’ della legge regionale 11/2011 che altrimenti avrebbe dato il via libera ai proprietari. “Non esistevano motivi per rigettarlo in quanto il Piano  era conforme al Prg e al Pati e non presentava contrasti con le previsioni degli strumenti di pianificazione. Presenta comunque delle criticità sia per l’aspetto ambientale che della viabilità, ragion per cui è stato adottato dalla giunta con delle prescrizioni” continua il sindaco Orsi.
E non sono poche le prescrizioni che la giunta impone di ottemperare, come spiega l’assessore all’urbanistica Sergio Rossi “Ci sono aspetti legati al verde che come previsti dal progetto, non rispecchiano la qualità ambientale della nostra città. E’ stato quindi chiesto di integrare la sistemazione a verde per le aree lungo via Maestri, garantendo un elemento verde di continuità. Altro elemento importante ma che risulta lacunoso nel progetto è la previsione delle scolo delle acque meteoriche, visti i 5 mila metri quadri destinati a parcheggio: non si può pensare di far scolare direttamente l’acqua di prima pioggia direttamente nel fiume, dovranno quindi adottarsi le previsioni dal piano di tutela della acque”.

IMG_0305Ma altro punto spinoso risulta essere la viabilità progettata nel Piano, con l’inserimento di due rotonde di sfogo in entrata e in uscita di questa nuova cittadella commerciale: tanto una risulta sottodimensionata, con la possibile impraticabilità di un mezzo delle dimensioni di un autobus o autoarticolato che arrivano o si immettono, quanto quella che si interseca con via Maestri del Lavoro creando non pochi dubbi e perplessità nell’impatto viabile, visto il notevole flusso di traffico.

“Il progetto non è soddisfacente e deve essere necessariamente migliorato” interviene il dirigente Andrea Crocioni “La componente ambientale deve essere maggiormente tutelata, pur sapendo che i proprietari tenderanno a monetizzare quanto più possibile da questo intervento, ma lo dovranno fare rispettando le prescrizioni”.
La parola poi passerà agli altri enti di competenza, tra i quali la Regione, ma l’ultima decisione spetterà ancora all’amministrazione comunale, che lo potrà approvare definitivamente col piano degli interventi.

Dubbi e perplessità, che la giunta ha convertito in prescrizioni all’adozione del Piano, i tempi si prospettano comunque lunghi per i proprietari. Ora parte lo step burocratico successivo, con la pubblicazione ufficiale del piano che darà il via per i successivi 30 giorni a eventuali osservazioni o opposizioni alla proposta stessa. Il termine ultimo quindi, per chi intendere farlo, sarà il 29 aprile comunicandolo direttamente allo sportello Quicittadino del comune di Schio o con pec schio.vi@cert.ip-veneto.net

Paola Viero

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