Torna, domani 2 giugno e domenica 3 giugno, per la seconda edizione, “Schio oltre i Confini”, una festa multietnica che porterà in piazza Falcone-Borsellino ritmi, danze, saperi e sapori dal mondo. La manifestazione è il frutto del lavoro congiunto del comune di Schio e della cooperativa Primavera Nuova e vede la partecipazione delle numerose associazioni locali di rappresentanza delle diverse comunità presenti a Schio e nell’Alto Vicentino. In particolare: Senegal, Marocco, Bangladesh, Ghana, Romania e Moldavia.

Tante le attività in programma nei due giorni: in piazza ci saranno anche stand dei paesi partecipanti, aperti a partire dalle 15 e lo stand gastronomico per assaggiare i piatti dal mondo.

“Dopo la bella esperienza dello scorso anno, riproponiamo una manifestazione che fa della partecipazione il suo motore principale – spiega l’assessore Antonietta Martino – Se la convivenza è incontro e reciproco rispetto, questi due giorni vogliono essere un’occasione per creare convivenza grazie all’incontro e allo scambio di esperienze tra culture diverse che già coesistono sullo stesso territorio. Un’occasione per conoscerci e conoscere chi con noi fa parte della nostra comunità”. 

Il primo incontro è per domani alle 15,  con la sfilata dei bambini in abiti tradizionali dei diversi paesi in piazza Falcone e Borsellino. Nell’occasione saranno consegnati gli attestati del progetto “Insieme sui libri”, l’iniziativa organizzata dal Comune di Schio che si rivolge agli alunni stranieri frequentanti i primi anni della scuola dell’obbligo e alle loro madri per dare ai bambini un aiuto nello svolgimento dei compiti e alle loro madri alcuni strumenti per accompagnare i propri figli nella loro esperienza scolastica. Il pomeriggio proseguirà poi con un laboratorio di scrittura, fiabe e giochi in piazza insieme all’associazione Fate per Gioco. Alle 18, le comunità ghanese e bengalese offriranno un saggio della loro cultura artistica con un’esibizione di balli e canti tradizionali. Alle 20, sarà il momento della musica senegalese con uno spettacolo di percussioni.  

Si riprende domenica alle 15.30, con un triplice appuntamento: danza del ventre con il gruppo di danza “Gessica formazione danza”, canti africani del coro “Cristo Re” e le canzoni e danze della comunità moldava. Alle 17.30 si prosegue con un ciclo di letture ad alta voce sul tema dell’amicizia dei popoli. Alle 18.30 sarà la comunità rumena ad esibirsi in canti e danze. “Oltre i confini” si conclude alle 19.30 con danze popolari per tutti e la cena presso lo stand gastronomico di “cucina dal mondo”. 

festaLa festa è promossa da Comune di Schio, Consiglio di Quartiere 1, Associazione Senegalese Alto Vicentino “Jappo”, Associazione Amal Marocco, Bangladesh Cultural Center, Associazione Ga-Adangbe (Tribù del Ghana), Associazione La Guida Retta, Comunità Romena di Schio, Associazione per la Pace, Associazione Il Mondo nella Città, Associazione Donne Moldave, Unione Migranti Italiani. Con la collaborazione di Cooperativa Primavera Nuova e della Cooperativa Samarcanda – Spazio Arianna.

Sabato scorso, intanto, per la chiusura dell’annuale corso di italiano per donne straniere, organizzato dallo Sportello Donna del Comune di Schio, alle 9.30 nell’anfiteatro di Palazzo Toaldi Capra, gli assessori Antonietta Martino e Lina Cocco hanno consegnato l’attestato di frequenza alle oltre 60 donne che hanno seguito almeno 24 delle 28 lezioni previste dal corso. Un attestato anche per la quarantina di altre partecipanti che pur non raggiungendo un numero di lezioni sufficiente hanno comunque manifestato impegno nel seguire l’attività.

Il corso, finanziato da Regione Veneto e Comune di Schio, è stato gestito in collaborazione con l’associazione “Donne per le donne”. L’iniziativa, che ha preso il via ad ottobre ed è proseguita per tutti i sabati, è stata anche quest’anno intitolata a Marta Saccardo, mediatrice culturale scomparsa prematuramente, che l’aveva seguita fin dal suo avvio. Alle donne, prevalentemente bengalesi e nordafricane, divise in diversi livelli in base alle loro competenze linguistiche, è stato chiesto un contributo simbolico per la partecipazione.

Nell’ambito del corso sono stati organizzati anche degli incontri allo Sportello Donna: per affrontare il tema dell’integrazione a partire dall’esperienza vissuta da queste donne e le loro famiglie, sulla salute della donna con l’assistente sanitaria del Consultorio familiare di Schio e infine un appuntamento sul tema del lavoro. Il corso è già in programma anche per il prossimo anno, con avvio ad ottobre. Le iscrizioni si apriranno a settembre.

Nonostante le polemiche, l’amministrazione comunale di Schio, si riscopre un’autentica ‘professionista’ in materia d’integrazione, quella parola che molti uilizzano demagogicamente, ma che invece, rappresenta ‘il fiore all’occhiello’, di chi, nonostante la crisi, ha messo in atto tutta una serie di propose e programmi volti all’inserimento intelligente di famiglie aventi etnie diverse, ma che, grazie ad un certo tipo di lavoro, si sono potute integrare nel tessuto sociale e lavorativo, divenendo cittadini italiani a tutti gli effetti. A dispetto di chi invece, si ostina a dire che gli extracomunitari, arrivati in Italia non vogliono integrarsi. ‘Non è affatto vero che rifiutano l’integrazione – sostiene l’assessore Lina Cocco – talvolta, hanno difficoltà a lasciare i loro bambini e frequentare ad esempio i corsi d’italiano. Sta alle istituzioni andare incontro loro. Se questo avviene, si riscontra grande partecipazione’.

Intervista sull’integrazione a due assessori scledensi.

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intervista a schio

 

 

 


di Redazione Thiene on line

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