E’ deluso, amareggiato e stanco per una politica che pensa ad accaparrarsi le poltrone anzichè rispettare le idee su cui dovrebbe fondarsi per ridare fiducia a cittadini sempre più disorientati.

Alessandro Gori si è dimesso dalla Lega. La sua è una decisione ferma, dopo i numerosi tentativi di essere ascoltato a livello provinciale e regionale da chi lo ha ignorato. E adesso lui, l’unico che in 5 anni di amministrazione Orsi ha dato segni di attività, quasi stridente a paragone della totale assenza di chi non si è mai visto nè sentito all’interno del dibattito politico scledense, se ne va.  Il suo tono di voce, mentre spiega i perchè,  rimane quello della persona che non rinuncia alla propria identità  di uomo coerente e di appassionato di politica che vuole mettere al primo posto le idee anche se queste devono sacrificare una seduta in poltrona. E’ questo quello che contesta ai suoi ex colleghi di partito, con cui sembra non avere più nulla in comune, specie da quando si vocifera che sarebbe pronto un accordo di governo a Schio, che qualcuno non vuole che si chiami ‘inciucio’ perchè sarebbe solo una strategia di moda in questi anni. Un ‘contratto di governo’, che deve fare il bene della città scavalcando le ideologie di partito. Ma per Alessandro Gori sarebbe come un incesto, lui che crede nei principi leghisti ed è tesserato dal 1991.

‘Ero ai ferri corti da tanto tempo e tutto è degenerato quando ho dovuto apprendere solo dai giornali che c’era un candidato a sindaco per le prossime amministrative di Schio’.

Vuole dire che Lei non sapeva nulla della candidata Tisato?

Assolutamente no. L’ho scoperto grazie ai media locali. Mi hanno tenuto all’oscuro di tutto.

Mi scusi, ma a Schio la Lega cosa ha fatto questi anni?

Mai niente se non attraverso le mie mozioni in consiglio comunale durante il mandato di Valter Orsi. Mai a riunirci, mai a confrontarci. Una Lega inesistente che poi, è uscita allo scoperto con il nome della Tisato.  Inoltre, tutte le voci che si rincorrono sul questa presunta alleanza tra Pd e Lega, mi ha fatto capire di aver vissuto una vita parallela. Non so se sia vero quanto si dice e quanto ha dichiarato Orsi sul fatto che esista un accordo tra due partiti che non hanno niente in comune, ma lo trovo assurdo e irrealizzabile. Come potranno accettare i vertici di partito un connubio del genere? E’ anche questione di coerenza con i cittadini che così non capiscono più niente. Come fai a guardare in faccia gli elettori fedelissimi della Lega dopo avere fatto accordi con il Pd?

 

E adesso?

Ho già presentato le mie dimissioni ufficiali. Ho una professione che mi gratifica, una famiglia e tanti interessi che coltiverò lontano da quella politica, che mi ha sempre affascinato ma che si è rivelata quello da cui mia nonna mi aveva messo in guardia. Devo dire che aveva ragione lei ed è arrivato il momento di intraprendere la strada della libertà da un partito a cui ho dedicato tempo ed energie perchè ci credevo.

Non è un peccato che un partito che sta facendo boom di consensi come mai le percentuali avevano registrato, si stia rivelando così fragile e caotico a livello locale proprio in un Veneto, dove la Lega ha fatto la storia?

Cosa vuole che le dica. So che è paradossale che il Carroccio cresca in maniera esponenziale a livello nazionale per morire nei luoghi in cui è nato.

Ma non avevo altra scelta che dimettermi.

N.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia