“Per fermare le aperture della grande distribuzione il potere urbanistico deve tornare ai Comuni”.
Fari puntati sulla grande distribuzione nell’Alto Vicentino dopo l’annuncio dell’arrivo del Tosano, che sostituirà Carrefour a Thiene.
L’annosa questione del ‘gigante’ che si mangia i negozi di vicinato è tornata prepotente e ha coinvolto l’intero territorio e da Il Veneto che Vogliamo, rappresentato in consiglio regionale da Elena Ostanel, arriva una proposta inattesa, per cercare di trovare una soluzione e di regolamentare le aperture dei supermercati fino a 1500 metri quadri, per i quali al momento basta una comunicazione al Comune.
Carlo Cunegato, Giorgio De Zen ed Elena Ostanel, considerando l’Alto Vicentino una macro area metropolitana, hanno presentato al sindaco di Schio Valter Orsi, all’assessore al Commercio di Thiene Andrea Zorzan e a Guido Zoccato e Vittorio Santacatterina (rispettivamente presidenti di Confcommercio di Schio e Thiene) una proposta di legge che ridia potere ai territori e che consenta ai Comuni di dare l’ok o di negare la possibilità di aprire nuovi supermercati.
“In campagna elettorale con il Il Veneto che Vogliamo lo avevamo promesso – hanno sottolineato Cunegato e De Zen – E grazie alla nostra brava consigliera Elena Ostanel adesso abbiamo depositato una proposta di legge. A causa di una politica urbanistica dissennata la nostra regione è stata trasformata in una colata di cemento. La metratura della grande distribuzione è molte volte superiore a quella che le associazioni considerano equilibrata. Oggi per costruire un supermercato fino a 1500 metri, come nell’area dei 4 supermercati di Schio, basta una scia e le amministrazioni non hanno nessun strumento per opporsi. Con questa legge vogliamo dare degli strumenti ai nostri comuni per costruire una progettualità urbanistica che ridia dei poteri ai territori”.
Nel municipio di Schio, che ha accolto i consiglieri che hanno depositato la proposta, è risuonata grande soddisfazione.
“Abbiamo bisogno del consenso di tutti da tutte le parti della regione perché questa legge venga approvata – hanno evidenziato Cunegato e De Zen – Da qui siamo partiti, ma la faremo conoscere in tutta la regione. Nel Veneto che vogliamo dovrà esserci meno cemento e centri storici, luoghi identitari di socialità, dovranno tornare ad essere vivi. Dateci una mano”.
Entusiasta Guido Xoccato, che ha commentato: “Interessante proposta per cercare di mettere un po’ di ordine nelle aperture di negozi fino ai 1500 mq, oggi praticamente apribili con una semplice comunicazione al Comune. Dobbiamo iniziare a ragionare per un commercio equilibrato e sostenibile. Ora attendiamo sviluppi, noi ci siamo”.
A.B.