Il ‘picchetto’ di Patricia Pizzatti, che sabato scorso si è esposta al mercato con un cartello ‘cerco lavoro’ non è passato inosservato a Valter Orsi, Sindaco di Schio, che pur non essendosi recato di persona a incontrare la ragazza, si è informato sulla situazione e l’ha inclusa nella lista ‘cose da fare’ che troneggia sulla sua scrivania.

“Conosco la persona e in Comune abbiamo parlato del suo caso come di tanti altri – ha spiegato Orsi – Grazie ai voucher per l’impiego temporaneo, da luglio a oggi siamo riusciti a trovare occupazione a ben 14 persone. E’ un gran risultato per un Comune come Schio. Questo tema è prioritario per me”.

 

Con la protesta di sabato, Patricia Pizzatti voleva portare l’attenzione delle istituzioni e degli enti competenti sul mondo del lavoro e la dilagante tragedia della disoccupazione. Un tema particolarmente caro a Orsi che oltre ad occuparsene direttamente per il suo Comune, da pochi giorni ha ottenuto la Delega al Lavoro anche per la Provincia di Vicenza.

“Il Comune di Schio si sta muovendo in modo serio e determinato per dare supporto ai nuclei famigliari in difficoltà – ha spiegato Orsi – Delle centinaia di persone che si presentano in Comune per chiedere una mano abbiamo appurato che oltre il 60% è in reale stato di bisogno. Lavoriamo su diversi fronti, sulle necessità del Comune, con le aziende e anche sui nuovi insediamenti, che possono aprire nuove assunzioni e grazie alla collaborazione della Regione e della Fondazione Cariverona, qualche importante risultato l’abbiamo già ottenuto e altri sono in arrivo”.

Uno dei primi sistemi usato dal Comune di Schio per offrire qualche occupazione è il voucher per il lavoro occasionale. Si tratta di impieghi che vanno dai 3 ai 6 mesi, che sono necessari per il Comune e che garantiscono un’entrata a fronte di un reale lavoro svolto. Per ottenerli è necessario essere iscritti all’Ufficio per l’impiego.

“Ci tengo a sottolineare che non facciamo politica di assistenzialismo – ha detto Orsi – Il lavoro non si inventa e possiamo aiutare quando c’è un concreto posto di impiego. Al giorno d’oggi la frase ‘voglio un lavoro’ lascia il tempo che trova perché se il lavoro non c’è non lo si può dare”.

Il Sindaco spiega che il Comune di Schio lavorerà fino a fine anno su liste predisposte appositamente per conoscere lo stato di necessità di alcuni cittadini e da gennaio 2015 si rinnoverà lo stesso iter per far fronte a nuove necessità. Orsi però si dice gravemente preoccupato per la situazione lavorativa generale e lamenta disinteresse da parte delle istituzioni che concretamente potrebbero fare qualcosa per i cittadini.

“Per quanto riguarda il problema lavoro lo Stato è lontano anni luce e ancora una volta i Sindaci si trovano ad essere in prima linea – ha commentato con rammarico – I cittadini in difficoltà vengono direttamente in Comune, non vanno a protestare con l’Ufficio dell’Impiego, perché sanno che lì non trovano nessun tipo di risposta mentre gli Uffici del Comune sono sempre aperti e pronti a mettersi in moto. Noi amministratori siamo completamente abbandonati dalle istituzioni – ha continuato – Lo Stato continua a prosciugare le casse comunali per mantenere Roma e la struttura che sta devastando il paese e non lasciano a noi i fondi per affrontare le emergenze vere del paese. Ora che mi confronto anche con l’intera provincia mi rendo ancora più conto del fatto che la situazione è disperata e veramente drammatica. Lo Stato e i governatori del nostro paese devono intervenire in maniera sensata e drastica – ha concluso – perché se continuano a lavorare in questo modo e a tagliare i soldi ai Comuni presto saranno a rischio anche i servizi principali”.

 

Anna Bianchini

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