E’ praticamente una bocciatura totale la misura del Reddito di Cittadinanza almeno secondo i quasi 600 utenti che hanno espresso il loro parere nel sondaggione che chiedeva cosa pensassero della misura simbolo del M5S. Una misura che, a onor di cronaca, è stata sì caldeggiata e promossa dai pentastellati ma che nel 2019 vide la luce anche grazie ai voti compatti di Lega e di cinque esponenti del Gruppo Misto.
Nel nostro sondaggio d’opinione solo il 13% si è detto favorevole, mentre per l’87% è un no senza appello.
E se nella narrazione dei partiti di centro destra, Lega compresa, il RdC è diventato ora quasi un ostacolo per le aziende che faticano a trovare manodopera, c’è chi come il Partito Democratico che oggi – dopo un voto allora contrario – ritiene che la misura non vada completamente cassata, ma piuttosto aggiustata e rivista.
Veneto Lavoro intanto fa sapere che, secondo i dati Inps, nel 2021 i nuclei familiari percettori di almeno una mensilità di Reddito di Cittadinanza sono stati in Veneto 40.124, per un totale di 88.229 persone coinvolte, con un importo medio mensile di 446,80 euro. Nell’ultimo mese disponibile (febbraio 2022) hanno percepito il RdC 40.303 persone appartenenti a 19.324 nuclei familiari, di cui: 8.968 persone in provincia di Verona, 8.056 in provincia di Padova, 7.980 di Venezia, 5.702 di Vicenza, 5.558 di Treviso, 3.191 di Rovigo e 848 di Belluno. L’importo medio più elevato si registra a Rovigo con 537,75 euro mensili, il più basso a Belluno con 479,44 euro, per una media regionale di 525,81 euro.
“La misura può senz’altro essere migliorata” – ammette la candidata maranese del M5S Alessia Gamba – “ma dobbiamo riconoscere cosa questa sia significata in questi anni tra pandemia e crisi energetica. Prendere gli esempi negativi di chi ha furbescamente avuto accesso a questi fondi, non rende giustizia alla verità: apprezziamo piuttosto quando questi disonesti vengono individuati, sintomo che i controlli ci sono e auspico verranno estesi. Va poi detto che quanto erogato non è uguale per tutti in modo indistinto, ma ci sono dei criteri. Mi fa sorridere quando sento che non si trovano dipendenti a causa del Reddito di Cittadinanza: diciamoci chiaramente che se vogliamo sottopagare le persone, è abbastanza logico pensare che preferiscano rifugiarsi in questa misura di sostegno. Quelli che offrono lavori a 5 euro l’ora che cosa si aspettano? Il RdC ha permesso a molti di aprire gli occhi e di acquisire consapevolezza: per questo mi piace pensare al RdC come una misura di dignità grazie alla quale è doveroso ripensare alle dinamiche del lavoro con maggiori tutele e migliori condizioni per lavoratori e lavoratici che sono risorse, non strumenti da sfruttare”.
di Redazione AltoVicentinOnline