“Abbiamo appreso dalla stampa la delibera fatta, a poco più di due mesi dall’insediamento, dalla nuova giunta di Thiene. Un grosso e urgente problema attanagliava la nostra amministrazione, avevamo bisogno di un nuovo e più moderno linguaggio da adottare nei documenti pubblici per rispettare il genere. È noto a tutti quante donne capaci e di indiscussa fama e capacità si possa fregiare il nostro Paese. Donne di cui andiamo orgogliosi e che hanno costruito il loro successo non con un cambio di vocale, ma attraverso lo studio, il lavoro, la famiglia e la politica. Restiamo attoniti da questa scelta del Comune e dalla rilevanza fatta dare dal giornale visto il momento storico che stiamo attraversando. Con tutti i problemi che affliggono le nostre famiglie vediamo inopportuno perdere tempo e magari denaro per certe decisioni che non danno nessuna rilevanza e beneficio a Thiene e ai suoi cittadini. Nei primi 100 giorni di una nuova amministrazione pensavamo fossero altre le prerogative e i progetti per dare un segnale forte di cambiamento per una città del futuro. Ci ha pensato Thiene a portare certe modifiche visto che anche al Senato, il luglio scorso, la questione era stata proposta ma subito respinta. È questa la lungimiranza di questa nostra nuova amministrazione di sinistra!? Auspichiamo che per il futuro la nuova amministrazione si concentri su cose più importanti ed evitiamo formalismi inutili difronte a problemi del momento molto più gravi”. Sono le considerazioni dei consiglieri di minoranza Andrea Busin (Lega), Manuel Benetti, Barbara Cunico e Mirko Chiarello, dopo la decisione sul cambio di vocale voluto dal Comune. “Irrispettoso nei confronti dei cittadini occuparsi di simili argomenti, quando stiamo affogando in una crisi economica che sta mettendo in ginocchio tutte le fasce sociali della società – incalza il consigliere Busin – . Bollette dagli importi esponenziali, anziani che non si sa se potranno pagarsi il riscaldamento quest’inverno, inflazione e mutui variabili che fanno le montagne russe. E’ così che sta lavorando la giunta per i thienesi?

La polemica è forte, da parte dell’opposizione  dopo la delibera  della giunta di adottare il linguaggio ‘rispettoso’ del genere nei documenti pubblici. A battersi per quella che definisce una ‘sensibilità’ e non una ‘questione femminista’ , l’assessora all’ufficio relazioni con il pubblico Marina Maino, che vuole modificare la comunicazione del Comune alle linee guida del Parlamento europeo e del Miur in merito all’utilizzo di termini inclusivi per il superamento di pregiudizi e disuguaglianze tra uomo e donna.

“Questo cosa vorrà dire? Che verranno spesi i soldi dei contribuenti thienesi per il cambio delle targhette degli uffici? – conclude Busin – . Sono basito per questa perdita di tempo, in un momento in cui tempo non ce n’è e siamo già in ritardo. Sono senza parole sul fatto che nei primi 100 giorni di lavoro, quest’amministrazione si dedichi a questioni, che non hanno nulla a che fare con la qualità della vita della gente, che ha come priorità l’arrivare a fine mese, garantire il pane ai propri figli, comprargli lo zaino e i libri per istruirlo. E non di certo se deve chiamare assessore o assessora il suo punto di riferimento istituzionale più vicino. Il valore di una donna non sta nel linguaggio istituzionale”.

N.B.

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