Il Sindaco Casarotto sotto scacco dei media per la gestione profughi. Ieri,  la troupe di Quinta Colonna è arrivata per la seconda volta a Thiene (qualche giorno fa era stata anche a Schio) per sollevare il malcontento di chi è arrivato ad accusare il primo cittadino di aver nascosto l’arrivo dei rifugiati.

“Ma quale nascosto – ha subito replicato Casarotto, respingendo le accuse – E’ da prima dell’estate che spieghiamo ai cittadini l’accordo con la Prefettura che prevede l’accoglienza di uno o due profughi ogni mille abitanti. Ci sono decine di articoli di giornale e passaggi in consiglio comunale a testimoniare la trasparenza con la quale la nostra città sta gestendo il fenomeno immigrati”.

La calma che sembrava regnare a Thiene nel momento in cui, qualche settimana fa, il Sindaco Giovanni Battista Casarotto ha dato il suo ‘ok’ all’accoglienza dei profughi, oggi ha traballato parecchio.

Nonostante i thienesi avessero accolto di buon grado la firma del primo cittadino al protocollo di accoglienza diffusa dei migranti e dopo un periodo di tranquillità e accettazione di un’emergenza che tocca indistintamente tutti i comuni, oggi la città si è trovata a fare i conti con una manifestazione ‘no profughi’ in zona Conca e la trasmissione Quinta Colonna di Paolo del Debbio, che è tornata in città per la seconda volta in tre settimane.

C’è una ragione precisa. Un tam tam mediatico ha scatenato proteste a Thiene accusando il primo cittadino di ‘malagestione’ dell’arrivo degli africani, ma Casarotto non si è scoraggiato e di suo pugno ha spiegato ai thienesi l’accaduto attraverso una lettera. Nel combattere le accuse, il Sindaco di Thiene non si è trovato da solo.

22 Sindaci dell’Alto Vicentino hanno inviato a Casarotto una lettera di solidarietà nella quale, oltre ad appoggiare il collega dandogli man forte nel respingere le accuse, richiamano l’attenzione di tutti i cittadini sottolineando “Meritiamo rispetto”.

 

Riportiamo di seguito la lettera sottoscritta dai 22 Sindaci del territorio:

 

I Sindaci, in questo particolare momento storico, sono chiamati alla gestione di situazioni complesse spinose, come l’arrivo e l’accoglienza dei profughi.

Con grande senso di responsabilità civile, tutti noi stiamo lavorando su un tema, come quello della gestione dei migranti, che mette in luce gravi mancanze e profonde insicurezze d’azione tanto a livello europeo quanto a livello nazionale. Ogni giorno ci troviamo di fronte al moltiplicarsi di domande inerenti la gestione dei profughi: a noi ultimo anello della catena istituzionale, viene demandata la lunga e complicata ricerca di soluzioni al problema, a noi spetta dare risposte quanto più rapide e precise in un clima di assoluta confusione e mancanza di serenità.   

Per questo motivo, alcuni di noi Sindaci, si sono sentiti in dovere di attivarsi ulteriormente per gestire un tema così delicato come l’accoglienza dei richiedenti asilo: con questo spirito è nato ed è stato sottoscritto lo scorso 11 settembre il Protocollo con la Prefettura di Vicenza.

Non solo per avere un concreto strumento di controllo del tetto massimo del numero di profughi potenzialmente inviabili dal Prefetto a ciascun comune (da 1:1000 abitanti a un massimo di 2:1000 abitanti), ma essere soprattutto uniti e organizzati in chiave sovracomunale nell’affrontare questo genere di tematica.

E’ per tale ragione che spiace profondamente registrare attacchi a colleghi Sindaci che, proprio in virtù delle loro intenzioni e del loro operato, dovrebbero invece essere sostenuti non solo per l’impegno che esprimono ogni giorno nella promozione della logica dell’accoglienza diffusa in sinergia con le necessità dei propri cittadini, ma anche per i tentativi di sopperire a tutte quelle mancanze che le ‘istituzioni maggiori’ dovrebbero colmare. Attacchi ad uno si riflettono sulla rete, ricadono su tutti noi che abbiamo cercato non solo di trovare, quanto piuttosto di dare risposte, proponendo azioni immediate e concrete. Non meritiamo questo. Il nostro non può, ne vuole, riconoscersi in questo sistema.

Perciò, come Sindaci e come cittadini, vogliamo esprimere la nostra solidarietà al Sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto, per le polemiche di questi giorni.

Noi, con coscienza e responsabilità, continueremo a lavorare uniti, senza dimenticarci il nostro ruolo di Istituzioni, prestando sempre una costante attenzione alle necessità dei nostri cittadini, assumendoci gli oneri del nostro incarico soprattutto laddove alcune nostre decisioni non siano suffragate da applausi e popolarità, consapevoli e certi che esse siano comunque immagini di scelte ponderate, realistiche e lungimiranti.

I Sindaci:

Comune di Arsiero, Tiziana Occhino

Comune di Breganze, Piera Campana

Comune di Caltrano, Marco Sandonà

Comune di Carrè, Davide Mattei

Comune di Chiuppano, Giuseppe Panozzo

Comune di Fara Vicentino, Maria Teresa Sperotto

Comune di Isola Vicentina, Francesco Enrico Gonzo

Comune di Lastebasse, Emilio Leoni

Comune di Lugo di Vicenza, Robertino Cappozzo

Comune di Marano Vicentino, Piera Moro

Comune di Pedemonte, Roberto Carotta

Comune di Santorso, Franco Balzi

Comune di San Vito di Leguzzano, Umberto Poscoliero

Comune di Sarcedo, Luca Cortese

Comune di Schio, Valter Orsi

Comune di Tonezza, Diego Dalla Via

Comune di Valdastico, Claudio Guglielmi

Comune di Valli del Pasubio, Armando Cunegato

Comune di Velo d’Astico, Giordano Rossi

Comune di Villaverla,Ruggero Gonzo

Comune di Zanè,Roberto Berti

Comune di Zugliano, Sandro Maculan

 

A.B.

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