“In consiglio si parla delle api ma non si parla della bretella dell’autostrada”. Insorge in coro l’opposizione di Thiene e accusa l’amministrazione comunale di non aver dato il progetto ai consiglieri in modo che potessero discuterlo in quella che dovrebbe essere la sede opportuna.

In ballo la viabilità di una città che, secondo le minoranze, sarebbe a favore della grande distribuzione, in particolare del Carrefour e non dei cittadini che subirebbero dei gravi disagi nel rientro in città a fine giornata.

Al di là dell’argomento Pedemontana, il consigliere di minoranza Attilio Schneck, che ormai preferisce ‘disertare’ le sedute di consiglio anziché assistere ad estenuanti monologhi “da parte di chi affronta argomenti che nulla hanno a che fare con il benessere dei thienesi e che ormai hanno ridotto un’importante momento democratico al protagonismo delirante di qualche consigliere che non sa affrontare invece il cuore dei problemi della città”.

“E’ assurdo che il progetto della Pedemontana, non solo non sia passato dal consiglio comunale, ma che le carte siano rimaste riservate agli uffici. Il Comune non è un tempio invalicabile, ma dovrebbe rappresentare il regno della democrazia. Questa amministrazione è sempre stata criptica e oltre a mancare di progettualità ha ridotto le sedute comunali alla discussione su tettoie private, questioni storiche ormai passate e cose di cui non gliene frega niente a nessuno. Inoltre – incalza Schneck – questo voler continuare a svolgere i consigli comunali in streaming, quando abbiamo una sala capiente, usata tra l’altro poco tempo fa proprio per la presentazione della bretella con i tecnici quando il covid era più pericoloso, è paradossale”.

Alla domanda sul perché il consigliere di minoranza della Lega ‘diserti’ il consiglio comunale, in pieno suo stile, senza peli sulla lingua, Schneck ha spiegato: “In tanti anni di carriera politica, non ho mai assistito ad un degrado simile. E’ difficile mantenere la calma davanti a certi interventi, che non hanno né capo né coda, non inerenti all’attualità”.

Quello che denuncia il consigliere leghista, ex sindaco ed ex presidente della Provincia, è la lamentela che molti altri consiglieri dell’opposizione ripetono durante a loro esperienza del mandato Casarotto. Accusano la Giunta di non portare in consiglio temi come sanità, viabilità, urbanistica e lavori pubblici, relegando il Consiglio a ore di chiacchiere sterili e senza una visione progettuale. Basti pensare alla vicenda Avs e fusione, che la dice tutta sullo spessore di maggioranza e parte dell’opposizione. Possibile che l’interrogazione sulla fusione sia stata fatta in seno al Consiglio Comunale di Schio e totalmente ignorata da Thiene. Eppure la stampa ne parla da anni, ma evidentemente certe spinose argomentazioni politiche, come la questione partecipate, richiedono lo studio di cui gli esponenti del Consiglio non sono capaci, o non hanno voglia di dedicarci tempo.

Salvo poi lamentarsi di questo e di quello che ottengono gli onori della cronaca senza comprendere che, se arrivano sui giornali, è perché si tratta di bollette, di tasse, di soldi dei contribuenti che incidono sulla qualità della vita dei cittadini.

“C’è anche una sorta di saccenza – ha concluso Schneck – da parte di questi consiglieri comunali che è come se fossero inconsapevoli della loro non conoscenza, di cose che devi per forza sapere se vuoi fare il consigliere comunale e vuoi veramente rappresentare i cittadini”.

Su stimolo dell’opposizione, siamo andati a rivedere la seduta di consiglio comunale dell’altro pomeriggio e non si tratta di ‘partigianeria’ o di voler essere critici a tutti i costi: se queste sono le argomentazioni di consigli comunali che comunque sono a carico del contribuente, con i gettoni di presenza dei consiglieri, non sarebbe più di buon senso decidere di evitarle e dare in beneficienza i costi delle sedute alle famiglie bisognose?

N.B.

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