Si scaldano i motori per la campagna elettorale thienese anche se il rombo non è forte e sonoro. A maggio prossimo, infatti, si rinnova l’amministrazione comunale e sembra scontata la ricandidatura di Gianni Casarotto, che certamente non ha lasciato un segno, ma che non ha fatto neanche male. Della serie: restiamo in equilibrio e ce la caviamo.
Nel caso il ‘buonista Casarotto non dovesse farcela, sarebbero subito pronti i suoi assessori ad entrare in campo e a quel punto, sarebbe proprio divertente assistere alla zuffa tra i pretendenti alla poltrona di primo cittadino. Quegli assessori che sembrano compatti e persino complici tra loro perchè fino ad ora alla corte di Gianni Casarotto, ma che potrebbero trasformarsi in un battibaleno in pugili pronti a saltare sul ring, qualora il ‘grande capo’ decidesse di mettersi da parte.
Vedendoli aggirarsi per la città, con la convinzione stampata sul viso di aver fatto il meglio per Thiene, sembrano ostentare la nuova vittoria in tasca. In realtà non hanno fatto i conti con quei grillini che quattro anni e passa fa, avevano ottenuto il 21 per cento dei consensi e che oggi sono molto più forti di allora.
Non sono più i ‘figli dei fiori’, che vanno in bicicletta e si battono esclusivamente per un ambiente sano. Sono quelli che ora ne capiscono anche di economia, di sanità e di sport vero. Che hanno imparato a dialogare e ad avere rapporti buoni con la stampa. Sono quelli che in consiglio regionale Veneto stanno dando filo da torcere a Zaia su vari fronti. Sono quelli che in Italia hanno di recente ottenuto due poltrone di prestigio, come quella del Comune di Roma e Torino, scalzando avversari di calibro. E allora perchè non provarci con Thiene?
Voci di corridoio descrivono un candidato sfidante di Casarotto di tutto rispetto. Un professionista stimato, che sebbene nuovo della politica, potrebbe piacere per la ventata di novità che potrebbe portare a Thiene, gioiellino dell’Alto Vicentino, con un potenziale da paura mai sfruttato con audacia e passione, che va oltre l’ordinaria amministrazione.
Anche la Lega è in fermento da mesi ed è un vero peccato che il partito di Salvini che conta sostenitori a valanga non riesca ad organizzarsi. Una beffa alla voglia di centro destra che indubbiamente si respira in tutta Italia. Un terreno fertile, dove si potrebbe vincere anche facilmente se si schierasse un candidato sufficientemente all’altezza. La Lega è consapevole del fatto che se non si spiccia e si organizza al di là delle chiacchiere sterili delle riunioni da partito, perderà una grossa opportunità. Per certi versi unica perchè incastonata in tempi favorevoli al Carroccio. E’ possibile che una cittadina di centro destra come è Thiene non riesca ad organizzare una degna controffensiva a Casarotto e ‘compari’?
Siamo già a settembre e sarebbe anche tempo di uscire allo scoperto. Se si fa il paragone con Schio, il ritardo è davvero pericoloso se si pensa che Valter Orsi ha iniziato ben tre anni prima con la sua coalizione a marcare il terreno, vincendo anche per questo. Ma esiste a Thiene un Valter Orsi su cui scommettere?

Natalia Bandiera

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