‘La crisi economica mette a repentaglio lo Sport, occorre cultura. Scuola e Ulss devono fare la propria parte, ma spesso sono latitanti’. Il giorno dopo l’allarme lanciato dal presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò, che in una intervista sulle reti Mediaset ha parlato di una percentuale del 25 per cento di giovani che dopo i 13 anni si allontanano dallo Sport, ripiegando su computer e tv, danneggiando la loro salute, abbiamo deciso di approfondire l’argomento con l’assessore allo Sport di Thiene Giampi Michelusi.
‘Fortunatamente sul nostro territorio le cose vanno un pò meglio, ma la situazione non è meno drammatica del resto d’Italia se si pensa ad una crisi economica che troppe volte, non consente a padri di famiglia, che credono nel valore dello Sport come educazione e per la crescita fisica dei figli, di assicurare ai propri ragazzi anche un semplice abbonamento per una palestra. Questo è molto triste e lo sento raccontare ogni giorno. La stessa problematica la affrontano le società sportive, che a causa di sponsorizzazioni carenti, sono costrette a chiudere battenti o non si possono permettere nemmeno una trasferta da Thiene a Posina per i costi che comportano. E’ un vero peccato – sottolinea Michelusi – e noi amministratori possiamo arginare questo fenomeno fino ad un certo punto’.
Ma per l’Assessore Michelusi non è solo un fattore economico: ‘E’ un problema culturale – spiega – la scuola e soprattutto le Ulss investono poco per indirizzare i giovani verso discipline sportive che avrebbero non solo un ruolo educativo, ma scoraggerebbero tanti giovani che pensano più allo spritz e all’alcolico come elemento aggregativo piuttosto che ad una partita di pallone, che li terrebbe lontani dai pericoli della strada e consentirebbe loro di stare in gruppo divertendosi in maniera sana. In questo senso trovo assenti scuola e Ulss e non capisco perchè le aziende sanitarie non mettano in pratica progetti di avvicinamento a stili di vita sani, quando è scientificamente provato che chi fa sport è meno soggetto ad ammalarsi. Se le Ulss entrassero in quest’ottica, comprendendo veramente che più sport fai, meno cure il tuo fisico avrà bisogno, si potrebbe realizzare un lavoro concreto che oggi, ci farebbe contare molti più sportivi di quelli che possiamo elencare. In molti ragazzi che stanno ore seduti davanti ad un pc – conclude Michelusi – ci sono campioni in erba, che non hanno possibilità di esprimersi. Sono talenti sprecati, doni della natura non coltivati per quella mancanza di cultura, che dovrebbe invece germogliare tra i banchi di scuola, così come accade per le altre discipline’.
di redazione Thiene on line
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