Mozione in consiglio comunale sull’abuso dell’uso di cellulari e social network e la richiesta alla giunta di intervenire con le scuole per elaborare un programma educativo ad hoc.

Era stata Celicia, una bambina di 10 anni di Schio, ad attirare l’attenzione sulle opportunità ma soprattutto sulla pericolosità del web per i giovanissimi. Un appello raccolto anche da Alice Rossetto, sindaco scledense del Consiglio Comunale di Ragazzi, che ha rilanciato il messaggio che è arrivato fino a Thiene, dove Andrea Busin, consigliere comunale della Lega, ha presentato alla giunta comunale del sindaco Giovanni Casarotto una mozione che punta il faro su ‘Abuso dell’uso di cellulari e social network’.

Pochi giorni fa lo stesso Matteo Salvini, leader della Lega, ha lanciato un appello affinchè venisse istituita un’ora di lezione a scuola sull’utilizzo dei social e della rete, per aiutare i giovani a non finire ‘prede’ di un sistema che pensano di conoscere ma che può nascondere insidiemolto pericolose.

Busin chiede che il Comune intervenga con la scuola, affinchè, nonostante la dad (didattica a distanza), “organizzi iniziative nelle scuole e nel territorio comunale al fine di sensibilizzare i giovani all’uso corretto dei cellulari e dei social network, riconoscendo i pericoli che ne conseguono”.

Il consigliere del Carroccio sa bene che le restrizioni determinate dalla diffusione del Coronavirus hanno messo a dura prova tutta la società, dai più giovani agli anziani e persino il mondo della scuola ha dovuto cambiare modalità di approccio ed insegnamento. “Sono molti i ragazzi che oggi per via della didattica a distanza non riescono e non possono essere in socialità con loro coetanei, ritrovandosi così molto spesso annoiati – ha sottolineato il consigliere – Gli ultimi fatti accaduti a Thiene riportano di ragazzi impegnati a cercare di farsi un selfie sui binari all’arrivo del treno per poi raccogliere un numero maggiore di condivisioni sui social network, forniscono uno specchio drammatico della situazione per i più giovani, sempre più impegnati a cercare maggiore popolarità sui social anche mettendo a rischio la priorità incolumità”.

di Redazione Altovicentinonline

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