Salgono a oltre 40, i profughi accolti dalla città di Thiene, che da qualche giorno, ospita due donne rifugiate con i rispettivi figli molto piccoli. Hanno trovato accoglienza in un appartamento dell’Ater di via Marconi, dove la loro integrazione è gestita dall’associazione Il mondo nella città, esperta in questo genere di attività sociale.
L’arrivo delle due profughe e dei loro bambini non viene nascosto dal sindaco Gianni Casarotto, che, soffermandosi sull’argomento non nasconde la perplessità della gestione dei migranti una volta scaduto il progetto d’accoglienza.
‘A Thiene possiamo ritenerci fortunati – ha detto il sindaco di Thiene – non si sono registrati disordini e le cooperative si sono dimostrate all’altezza della situazione. E’ il dopo il problema – ha spiegato il primo cittadino, concordando con le dichiarazioni del collega vicino Valter Orsi, sindaco di Schio. – Queste persone cosa faranno? Come si inseriranno davvero? Quale sarà il loro futuro?Bisogna essere realisti e ragionare in prospettiva. Abbiamo già registrato un caso di un immigrato che è venuto a chiederci aiuto in Comune, ma noi non siamo un ufficio di collocamento e non possiamo dare da vivere a questi ragazzi’.
N.B.

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