“Si attaccano al fatto che non sto simpatica, mi riservano colpi bassi buttandola sul mio carattere per negare che comunque, sono l’unica che ha il coraggio di fare opposizione, di chiedere spiegazioni sull’operato di un’amministrazione comunale blindata, poco trasparente  e ostile che ci impedisce di esercitare quel ruolo democratico per il quale anche noi minoranza siamo stati eletti”. Giulia Scanavin fa un bilancio di questi anni di opposizione al Comune di Thiene e si lascia andare ad uno sfogo amaro, che in città, ad altri livelli, si percepisce. “Le opposizioni è normale che diano fastidio ad un sindaco e alla sua amministrazione, ma esistiamo anche noi e non ce lo possono vietare per puro fastidio: siamo in democrazia. Non  bisogna smettere di chiedere carte, di approfondire le cose ed io sono l’unica a non aver paura di questo. Io voglio solo fare quello che i miei lettori e che attualmente, anche gente che non mi ha votato mi chiede”.

Si riferisce all’ultimo episodio quando lei ed il collega Federico Mojentale siete andati nel cantiere della palestra Scarcerle?

“Avevamo chiesto con tanto di mail formale di poter vedere lo stato dei lavori, non volevamo fare niente di eccezionale di quanto una vera opposizione deve fare. Ma il sindaco ha parlato di visita ispettiva, cosa non vera. Per noi potevamo farlo anche tutti insieme, invece, quando provi a vedere con i tuoi occhi, il sindaco non accetta e si irrigidisce. Perchè? Cosa c’era di male nel farci vedere come si lavora nel cantiere? Perchè farci andare via? ”

Scanavin, parliamo di centro storico, argomento sul quale a volte non si può nemmeno esprimere un giudizio chè ti arrivano mille attacchi…

Abbiamo un centro incantevole, davvero bello e in bello attira indubbiamente, mancano gli investimenti perchè non si può andare a tagliare solo il nastro quando il commerciante e l’imprenditore di turno hanno già faticato da soli. La foto al momento dell’apertura di un’attività è solo  un autoincensarsi per qualcosa che hanno faticato a realizzare gli altri e se tu non ci sei stato prima non puoi poi andare a partecipare solo alla festa. Vai con la fascia tricolore se hai partecipato anche tu a quel progetto, ma se quel negozio lo ha aperto chi ha fatto tutto da solo non capisco il vanto sui social.

Ma come un Comune può investire?

Ad esempio accompagnando il cittadino nella fase iniziale del suo percorso, agevolalo con le tasse, almeno nei primi mesi. Sappiamo che gli affitti sono carissimi in centro, ma tu Comune prova ad aiutarlo nella parte dove puoi intervenire. Il nostro centro storico è bellissimo, ma mancano iniziative che esaltino ad esempio gli angoli artistici che in città abbiamo, occorre creare aree verdi, spazi che diano il senso di modernità. Ma poi, non sto dicendo cose nuove, basta guardare i comuni accanto. Lo stesso sindaco Giacomo Possamai, sarà lontano ideologicamente da me, ma andiamo a vedere quello che sta facendo per non rimanere inerme davanti allo svuotamento del centro. Occorre impegnarsi, trovare strategie, sfruttare i punti di forza e per ritornare all’esaltazione dell’arte, ad esempio, dobbiamo smettere di pensare che questa sia solo il teatro. E’ anche stagione teatrale, ma è tanto altro. Le mostre, ad esempio, sono tutte dislocate in zone della città diverse, non portiamo a Thiene personaggi di spessore, che a volte vanno nei piccoli paesi accanto ai nostri e non qui. Christian Greco, il direttore del Museo Egizio e giovane che ci invidiano a livello internazionale, vicentino, è stato a Marano. Perchè non a Thiene? Anche Zugliano è attiva dal punto di vista culturale. Vogliamo parlare di Schio, dove a breve partirà una mostra organizzata con potenti mezzi tecnologici, che ripercorreranno la storia della città e che certamente attirerà turisti da tutto il Veneto? L’amminstrazione comunale sembra concentrata solo sul teatro. A Marostica sta per iniziare una stagione di concerti incredibile, nomi della canzone italiana e internazionale, ce ne sarà per tutti i gusti, di Thiene non sappiamo nulla. Ah si, certo, i Dik Dik. Conosciamo le iniziative di Asiago, i cartelloni di realtà più piccole, nessun cenno sulla nostra città, sugli eventi in programma. Ma non doveva venire Claudio Baglioni?E’ che ci vuole umiltà, basta chiedere anche le “scartine” ai comuni meglio organizzati, ad esempio a Schio e fare qualcosa anche noi. Ma in campagna elettorale si sa che si promette di tutto e di più e i thienesi non sono sciocchi, non si espongono per natura, ma ci sono delle promesse eclatanti non mantenute e non mi riferisco solo ai concerti al Parco Sud.

A cosa?

Tra poche settimane una figura storica ed emblematica di Thiene ci lascerà definitivamente e credo che il bando per la ricerca del suo sostituto abbia chiarito definitivamente tutto. Il sindaco ha dirottato mediaticamente l’attenzione sulla storia della Corte dei Conti, vecchia di 4 anni, per non dire ai thienesi che voleva liberarsi di lui. Come mai, nonostante si sapesse da 4 anni della vicenda Corte dei Conti in cui Scarpellini è la vittima di un mancato contratto rispettoso del suo ruolo professionale, in campagna elettorale è stato promesso il potenziamento del Consorzio Nevi con l’apertura addirittura del presidio alla Stazione delle Corriere? La verità la sanno tutti in città, cioè che Michelusi pensava che la Polizia Locale fosse “cosa sua” e non dei cittadini. Quando un uomo integerrimo come Scarpellini gli ha fatto capire che la Sicurezza va gestita dai veri preposti a fornirla ai cittadini e che un sindaco non la può “usare” secondo quello che lui dice, sono entrati in conflitto. Il primo cittadino ha creduto che diventando sindaco potesse esercitare il ruolo del comandante della Polizia Locale, quando ha capito che il comandante è Scarpellini, lo ha fatto fuori. Il bando ne è la prova, altro che Corte dei Conti. Gli è servito quello per fare il consiglio comunale a porte chiuse e per dare una spiegazione alla stampa che ha ha voluto dirottare l’attenzione su un altro argomento. Prima erano i “suoi vigili”, ad un certo punto, i suoi riferimenti sono diventati le forze dell’ordine nazionali. Di mezzo sicuramente degli episodi tra lui e Scarpellini, che lo hanno indotto a decidere di farlo fuori.  Ripeto, la gente non è stupida e il bando con la fretta di sostituzione di Scarpellini parla chiaro. Non credo però, che i thienesi glielo perdoneranno perchè il Comandante  ha seminato in anni e anni di lavoro sottopagato, disponibilità illimitata e consenso della popolazione, che tiene al tema della sicurezza. I thienesi sanno che il Consorzio Nevi era un vanto ed una peculiarità di Thiene, addirittura avevamo i vigili di quartiere, figure che adesso stanno entrando nei comuni mentre noi le avevamo ben formate già 15 anni fa: crede davvero che il cittadino passerà sopra lo smantellamento di qualcosa di unico, che la nostra città fondò per fare poi da modello ad altre realtà venete e italiane?

N.B.

 

 

 

 

 

 

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