“Servizi carenti, ospedali periferici depotenziati, aumento esponenziale delle liste d’attesa, accentramento dei servizi territoriali, strisciante privatizzazione: la pandemia è stato solo uno dei tanti colpi inferti alla nostra sanità sempre più sotto attacco. Il Veneto è la penultima regione nella spesa per la salute mentale. Gran parte va per l’assistenza, non per la riabilitazione. Quale futuro?”
C’erano anche i rappresentanti della cooperativa sociale La Verlata alla manifestazione di sabato a Padova contro la privatizzazione della sanità e la tutela dei servizi pubblici. Sono parole forti quelle di questa realtà, a cui devono tanto le famiglie che hanno in casa o si occupano di disabilità mentale. Un problema di pochi, per fortuna, ma che non deve consentire alle  istituzioni di abbandonare chi vive questo dramma, che può piombare nella casa di chiunque.
A farsi interprete del grido di dolore de La Verlata, i cui operatori sono molto conosciuti nell’Alto Vicentino, è stato ieri il capo della lista ‘Vento Nuovo’, che appoggia il candidato sindaco Daniele Apolloni. L’unico candidato che fino ad ora, non ha avuto peli sulla lingua nel denunciare quello che sta accadendo alla sanità veneta. Sabato a Padova, alla manistazione erano presenti oltre 4mila veneti, che sono scesi in piazza per denunciare quello che sta accadendo ai nostri servizi socio sanitari, smantellati anno dopo anno, con la complicità  dell’indifferenza dei nostri amministratori.
‘Quello che denuncia la cooperativa La Verlata fa comprendere  quanto grave sia la situazione sanitaria nella nostra Regione. Un tempo modello di qualità ed efficienza, da quando la Lega di Salvini ha dato l’assalto alle istituzioni Serenissime, siamo andati sempre peggio fino a giungere a oggi. Motivo? Beh, mi sembra piuttosto chiaro: ” fare spazio alla Sanità privata” cosa vuol dire in sostanza: vuol dire che chi ha soldi si può curare, chi non ne ha sono cavoletti suoi. –  tuona  Valerio Bassotto, che da sempre denuncia le liste d’attesa da calende greche nell’Ulss 7 Pedemontana  – . E’ il tipo di sanità in uso degli Usa, dove la gente povera muore nelle strade , mente i ricchi possono curarsi in cliniche che sembrano Hotel a 10 stelle. Bel passo avanti abbiamo fatto. Noi che eravamo un esempio di sanità che il mondo intero ci invidiava, siamo scaduti a questo livello. Bravo certamente Luca Zaia a fare in modo che tutto passasse senza che i più se ne accorgessero. Se non ci si fosse stato di mezzo il Covid, probabilmente ci sarebbe riuscito.  Ma forse da oggi qualche cosa posso fare. Come sapete se verrò eletto, partecipo all’elezione del Sindaco di Thiene come capolista della Lista “Vento Nuovo” e se verrò eletto, come vi ho detto mi butterò a corpo morto su questo disastro – promette Bassotto – . Sia come membro dell’assemblea dei Sindaci che definirei “complici dormienti” di Zaia, sia all’interno della stessa Ulss 7 dove vorrei tanto diventare l'”uomo nero” di Bramezza. Io so perfettamente cosa significhi avere una sanità schifosa. Vedere i propri cari soffrire a causa di una Ulss da terzo mondo. Voglio concludere questo mio atto d’accusa dichiarando la mia piena solidarietà a tutti gli alto vicentini che soffrono o che vivono assieme a persone che soffrono. E ringraziare la Cooperativa Verlata che mi ha dato l’occasione per poter esprimere la mia pur piccola e insignificante opinione sulla nostra Sanità’.
di Redazione AltovicentinOnline

Da tutto l’Altovicentino per difendere la sanità pubblica e dire stop alla privatizzazione dei servizi

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