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Vaccini. Pd: “In Veneto troppe dosi a categoria ‘altro’ “

VENEZIA 09-10-2020.FOTOATTUALITA'. PALAZZO FERRO FINI.CONSIGLIO REGIONALE . RITRATTI DEI NUOVI CONSIGLIERI REGIONALI.NELLA FOTO: GIACOMO POSSAMAI.

Secondo il report del Governo sulle vaccinazioni contro il Covid, aggiornato a questa mattina, “in Veneto i vaccinati nella categoria ‘altro’ sono ben 322.000, contro 348.000 over 80 che sono i soggetti a cui dare la priorita’ assoluta come piano nazionale”. La differenza tra le due categorie e’ “minima, appena 26.000 persone”, e questo stupisce, specialmente se si confronta il dato con quello di altre Regioni. In Lombardia, ad esempio, i vaccinati nelle due categorie “sono rispettivamente 152.000 e 717.000, in Emilia Romagna 190.000 e 388.000”. Ad evidenziarlo sono i consiglieri regionali democratici Giacomo Possamai Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, che riportano anche l’incidenza della categoria ‘altro’ sul totale dei vaccinati, che in Veneto raggiunge il 29,41%, contro una media nazionale del 19,35%. “È uno scenario grave, specialmente in un periodo di penuria di vaccini; un tema delicato su cui si sta muovendo anche la magistratura”, attaccano i dem, tornando a chiedere l’istituzione di liste di riservisti coerenti con il piano vaccinale.

“Nelle scorse settimane in Veneto sono scoppiate polemiche perche’ in alcune Ulss sono stati vaccinati riservisti convocati all’ultimo momento tramite il passaparola, senza seguire una lista di priorita’ basata su eta’ o fragilita’. E questo e’ inaccettabile: persone vulnerabili non possono essere scavalcate dall’amico dell’amico. Quello che ci vuole, concludono Possamai, Bigon, Zottis, Camani, Montanariello e Zanoni, e’ “una regia unica regionale per evitare che le singole Ulss vadano in ordine sparso”.

VACCINO. ZAIA: PSICOLOGI LO FANNO PER LEGGE, DRAGHI SBAGLIA ESEMPIO

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ieri ha detto “di non vaccinare gli psicologi di 30 anni, ma ricordo che la vaccinazione per loro e’ obbligatoria in base all’ultimo dpcm… Forse l’esempio non e’ stato dei migliori”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Detto questo, “Draghi ha ragione a lamentarsi, ma deve essere chiaro”, continua Zaia ricordando che ci sono state tre fasi vaccinali, e che nella seconda fase e’ stata prevista la vaccinazione di personale scolastico, forze dell’ordine e lavoratori essenziali. Inoltre, “ci sono state settimane in cui AstraZeneca non si poteva usare per gli over 50 e noi abbiamo comunque consumato le scorte”, conclude Zaia, promettendo che la Regione diffondera’ una relazione sulle categorie vaccinate, anche in risposta alle accuse mosse dagli esponenti del Partito democratico in Consiglio regionale.