L’ex sindaco di Valdastico Alberto Toldo non ha digerito l’attacco nei suoi confronti dell’attuale Primo cittadino Claudio Guglielmi sulle presunte irregolarità di bilancio durante il suo mandato, nel periodo 2004-2014, ed è passato alle vie legali.

Accusato  di essere la causa prima delle finanze disastrate del comune, ora con la Corte dei conti alle calcagna, è partito subito al contrattacco e ha detto no, ‘non sono io la ragione di tanto sfacelo’. Non solo. Toldo ha piazzato anche una querela al neo sindaco per tutte le accuse nei suoi confronti rese pubbliche pochi giorni fa. E ha spiegato le sue ragioni con una lunga lettera ai cittadini di Valdastico,  in cui parla di tutto, dalle sue presunte responsabilità sul bilancio al calcificio, dalla Corte dei conti alla casa di riposo, ‘passando’ per il Parco dell’emigrante. Pubblichiamo di seguito il testo per intero.

Caro Claudio, ora basta! Attribuire al sottoscritto di aver affermato ‘Lascerò terra bruciata’ è un’affermazione grave, che, unita alla tua lettura di comodo di fatti finanziari che ignori, conferma la propensione all’insinuazione che giorno dopo giorno caratterizza il lavoro tuo e dei tuoi giovani. Ciò mi ha spinto a sporgere querela nei confronti di tutti gli amministratori firmatari della lettera recapitata ai cittadini e consegnata, ritengo illegittimamente, tramite i dipendenti comunali.’

guglielmi valdastico 2014‘Negli anni il sottoscritto ha tollerato ogni genere di accusa da parte di pochi cittadini presi dal loro rancore. Ho sempre scelto di tacere su mille polemiche, nessuna delle quali ha mai dato luogo nemmeno ad un rinvio a giudizio, rivelandosi sempre malevoli chiacchiere, nulla di più. Forse ho sbagliato allora nel non rispondere a tono, ma oggi di fronte a questo atteggiamento di amministratori, non di semplici cittadini, non posso tacere. Non accetto, te lo dico forte e chiaro, lezioni di cosa pubblica o di legalità, da chi come te, da Sindaco, si abbassa l’Imu sul suo capannone e nemmeno la paga nell’area industriale di sua proprietà, o dalle famiglie che realizzano opere edilizie in aree vincolate, senza o prima di legittimarle urbanisticamente. Non ha il sottoscritto case con le ruote, non occupa di fatto alcuna area pubblica in barba a qualsiasi regola. E ti dico, gradirei tanto che su questo punto foste voi a presentare querela circa le mie affermazioni perché ciò permetterebbe davvero di far luce sul vostro senso della cosa pubblica e della legalità. Di me tutto si può discutere tranne che della mia etica pubblica e del mio senso della legalità. Oltre non vado, aspetto le vostre mosse, perché questo clima di rivalsa, di ostilità, di offese è tutto opera vostra, frutto solo della disperazione, dell’incapacità, del piagnisteo che da due anni ormai caratterizza il vostro amministrare. Piangersi addosso e commiserarsi penso sia il peggio che un amministratore possa mostrare di se stesso. Voi lo state sbandierando ad ogni vostra uscita pubblica. E sono due anni, non due mesi, che ‘governate’! Dovreste dare ai cittadini speranze, obiettivi, prospettive, ed invece regalate loro solo il vostro compatirvi. Su dai Claudio, ma quanto pensi possano sopportare questo i miei concittadini? Sii serio e confrontati con le cose che spesso ti fai scrivere da altri. Io un confronto pubblico non te lo chiedo più. Sono sempre pronto lo sai, ma hai già dimostrato più volte quanto ti spaventa e ti consuma l’idea di rispondere di ciò che affermi. Ai cittadini di Valdastico preoccupa il loro futuro, non la tua rabbia né la vostra inesperienza. Un amministratore scrive e afferma del bene pubblico, non scarica colpe inesistenti a destra e a manca, si assume le responsabilità e sa quando tocca a lui rispondere delle aspettative dei suoi cittadini. Un amministratore locale offre ai suoi cittadini le soluzioni, le opportunità, non li soffoca con i suoi patemi, non scrive loro le sue paure. Se lui stesso soffoca nelle sue paure, capisce presto di aver sbagliato mestiere, e lui per primo si augura che arrivi il commissariamento.’

guglielmi e toldo - valdastico‘Se chiedi a chiunque abbia fatto il Sindaco per almeno un anno (a Valdastico ci sono, oltre a me, altre due persone per chi voglia loro chiederlo..) sa cos’è la Corte dei Conti. E’ una magistratura contabile, organo che agisce come un magistrato sulle responsabilità degli amministratori, ma che effettua anche il monitoraggio dei bilanci locali. Ebbene la Corte dei Conti ti ha scritto delle lettere di rilievo sulla situazione di bilancio, non ha mai proceduto nei confronti di nostre responsabilità. Perché secondo te la Corte dei Conti non ci ha mai denunciato, non ci ha mai contestato responsabilità? Perché? La Corte ti ha detto che in prospettiva (dal 2016 al 2018) il bilancio non ha un equilibrio consolidato, visti i tagli dei trasferimenti dello Stato (di cui credo dovresti lamentarti con Renzi più che con me..)e vista la vostra rideterminazione dei residui di bilancio. Ha chiesto a te, non a me, cosa intendi fare nei prossimi anni per garantire il pareggio, sapeva che tutti i nostri bilanci sino a giugno 2014 sono stati chiusi in attivo per decine di migliaia di euro, ma è preoccupata perché i tuoi prossimi bilanci sono a rischio. Tu preso dalla disperazione hai scritto ai cittadini e, secondo il più infantile degli atteggiamenti, te la sei presa con chi c’era prima. Tu pensi che in settant’anni di Comune a Valdastico abbiano mai visto il Sindaco in carica prendersela in questo modo con i predecessori? Mai. Mai hai chiesto a noi un confronto sul bilancio, mai hai composto i nostri numeri di telefono. Mai hai chiesto a noi alcun perché, tutto preso come sei dal livore e dalla rabbia che i tuoi piccoli sponsor, soliti noti di questo Comune, ti hanno insegnato. Se ci avessi tenuto al bene pubblico, ti fossimo stati anche antipatici, avresti chiesto a noi un esame comune della situazione. Ti saresti comportato come un vero amministratore, come un Sindaco a cui interessa il bene pubblico.’

‘Il 1° Gennaio 2013 entrava in vigore il patto di stabilità per il nostro Comune. Sai Claudio che cos’è il patto di stabilità? Vorrei tanto sapere se tu lo sai Claudio, magari in una riunione con le tue lucide parole lo spiegherai. Il Patto blocca di fatto dalla sua entrata in vigore l’esecuzione di molti lavori pubblici. Per questo prima della sua entrata in vigore nel 2013, autorizzati dall’area finanziaria, abbiamo ricorso il più possibile all’anticipazione di cassa per eseguire il maggior numero possibile di lavori pubblici. Sapevamo che il patto stesso avrebbe, una volta in vigore, drasticamente ridotto l’anticipazione di cassa, come i tuoi stessi uffici ora scrivono, rassicuranti, alla stessa Corte dei Conti. Tutti i Comuni, tutti i sindaci così hanno agito in vista dell’entrata in vigore del patto di stabilità. Tu oggi sei buon testimone del rischio di perdere finanziamenti ai lavori pubblici, poiché ne hai già perso uno di € 200.000 per un lavoro forestale e ti avvii a perdere altri € 200.000 da noi ottenuti per il rifacimento del Parco dell’Emigrante.’

‘Il 1° Gennaio 2015 per tutti i comuni entrava in vigore la contabilità di cassa al posto di quella di competenza, cambiando molte regole su come gestire i crediti previsti a bilancio. Ti sei candidato senza la minima informazione su cosa siano le contabilità di cassa e di competenza; non toccava a noi, inascoltati, farti il corso di formazione. Quest’effetto è stato negativo sui bilanci di molti comuni ed andava affrontato riscuotendo tranquillamente i crediti durante il 2014. Se nei tuoi primi mesi facevi questo lavoro di recupero di tutti i crediti recuperabili non ti saresti trovato pochi mesi dopo nella situazione in cui sei.’

‘Non dimenticare poi che hai l’obbligo, non la facoltà, di recuperare i crediti prescritti. Siccome ci tieni, ti faccio l’esempio con la Casa di Riposo. Se fosse vero, come tu dici, che la dirigente ha lasciato scadere dei crediti iscritti a bilancio, tu hai l’obbligo di chiedere quelle somme non riscosse direttamente alla persona del dirigente. Ritengo sia doveroso tu lo faccia presto perché questo sì è bene pubblico e su questo sicuramente ti chiederemo conto. Sai bene comunque, e fai finta volutamente di non saperlo, che tutte le nostre previsioni sono state suffragate dal revisore dei conti e dal responsabile finanziario.’

alberto toldo‘La vostra leggerezza ha creato l’attuale situazione di bilancio, attraverso crediti non riscossi che per la maggior parte potevano e dovevano essere riscossi entro il 1 Gennaio 2015, con il concorso, a dire il vero, di tagli che tutti i Comuni italiani subiscono, ma anche attraverso la vostra assenza assoluta di idee per la generazione di entrate. Nulla spiega meglio la situazione odierna (e se permetti di questa situazione oggi ne rispondi tu) della lettera che i tuoi uffici hanno inviato alla Corte dei Conti il 15 febbraio 2016 e che qui allego a beneficio di tutti i cittadini (ma perché non hai parlato di questa lettera ai cittadini se l’avevi inviata alla Corte due giorni prima del tuo volantino?). Gli uffici comunali dicono che non ci sono idee sul lato delle entrate e che sul lato delle uscite propongono il taglio dell’asilo nido e dello scuolabus (quest’ultimo evidentemente preludio alla chiusura dei plessi scolastici di Valdastico perché, come dicono i tuoi consiglieri di Pedescala, senza pulmino tutti i bambini andrebbero ad Arsiero). Da sole queste parole spiegano dove due anni di leggerezza, di rifiuto al confronto e a chiedere anche solo informazioni, vi hanno portato. Da ultimo la perla della comunicazione che hai appena inviato alla Corte dei Conti dove fai scrivere, nero su bianco, l’unica idea che avete per far quadrare il bilancio ovvero tutta la vostra ‘tenacia’ di fare il calcificio.’

‘Tralascio quanto avete cercato di affibbiare al sottoscritto una posizione sul calcificio, quando ancora il progetto non era stato presentato (ogni imprenditore, non dimentichiamolo, ha il diritto di presentare un progetto in qualsiasi Comune della Repubblica, che lo vogliano o meno gli amministratori). Tralascio persino che in due anni mai avete saputo organizzare un incontro pubblico vostro sul tema per informare, per discutere. Ora di punto in bianco, dopo mille giravolte, fate scrivere in un documento ufficiale che organizzate un referendum (ne parlate da 18 mesi) per proporre il si al calcificio, unica soluzione alle difficoltà di bilancio che voi volutamente drammatizzate scrivendo così ai cittadini. Questo è il punto. Dite che il bilancio è a rotoli per farvi dire di si al calcificio o, peggio, scommettete la vostra stessa permanenza in municipio alla realizzazione del calcificio? A questo punto gettate la maschera e dite senza mezzi termini, come scrivete alla Corte dei Conti, che volete il calcificio. Ditelo senza pudore, senza vergogna, così come lo avete appena scritto alla magistratura contabile. State portandoci senza rendervene conto ad un referendum doppio dove in un giorno solo si deciderà se si farà o meno il calcificio, come ora proponete voi, o se mandarvi a casa attraverso il commissariamento.’

‘Da sempre penso che sul calcificio i cittadini abbiano il diritto di decidere sin dal primo giorno di presentazione del progetto, che è stato il 09 settembre 2014, sindaco Claudio Guglielmi. Penso anche abbiano diritto di decidere liberamente, senza il ricatto delle difficoltà di bilancio che voi sbandierate. Tutto i cittadini possono accettare tranne che voi li ricattiate chiedendo loro l’approvazione del calcificio perché altrimenti, andreste a casa lasciando il posto ad un commissario. Falsereste la stessa domanda senza sapere mai sino in fondo quale referendum si svolga, se su di voi o sul calcificio.’

‘A me, a Claudio Sessi, a Roberta, a tutti i nostri candidati non interessa la polemica, non siamo quelli del livore, della rabbia, quel ruolo lo lasciamo a voi. Vogliamo preoccuparci del bene pubblico. Nonostante tutto ciò che ci scaricate addosso, nel nome di un ignorare che non ha limiti, vi facciamo una proposta semplice, semplice. Noi sappiamo che in poche settimane se ci affidate il bilancio diamo risposte diverse alla Corte dei Conti, non tagliamo né asilo nido né scuolabus e vi approviamo il bilancio comunale. Del resto qualunque tuo collega, Claudio; anche quelli che ti esprimono solidarietà come dici, lo saprebbe fare! Conosciamo il bilancio in tutti i suoi meandri, le possibilità di ridurre le spese, il percorso da farsi. Ci mettiamo a disposizione per approvare insieme noi e voi il bilancio di previsione 2016 in pareggio, senza alcuna previsione di entrate dal calcificio. Voi invece vi impegnate a fare il referendum sul calcificio solo dopo aver approvato insieme a noi il bilancio. E’ l’ennesimo nostro appello alla responsabilità, al lavoro congiunto, al bene comune, appelli che sinora in ogni sede avete rifiutato. Solo così la scelta dei cittadini sarà davvero libera e sarà solo sul calcificio, senza anche decidere se commissariare il Comune.’

‘A voi la scelta, sul clima che volete tra maggioranza e opposizione, tra Comune e i suoi cittadini, tra ambiente e calcificio. Se accogliete la nostra proposta, credo, faremo insieme un servizio ai cittadini. Contribuiremmo a svelenire un clima che sinora voi avete fatto tutto il possibile per deteriorare. Vi mostrereste finalmente uomini di governo responsabili, quali sinora non siete stati. Se intendete dire di no, se volete proseguire invece nello sport da voi preferito di parlarsi addosso tra maggioranza e opposizione, sappiate che di nuovo sceglieremo il silenzio, perché questo parlarsi addosso caro Claudio è penoso, desolante, ci squalifica tutti e non fa per nulla il bene dei cittadini.’

‘Ma in quest’ultimo caso sii onesto con te stesso Claudio: ogni giorno comunichi che prima di te si poteva ed ora che ci sei tu non si può. Guarda a come hai distrutto il rapporto con Lastebasse, tra un po’ se ne andrà anche Pedemonte, pensa a come hai perso uffici e segretario comunale, pensa a quanti lavori pubblici per inesperienza stai rischiando di perdere. Pensaci in cuor tuo, hai bisogno di consulenti ovunque Claudio, pensaci; e se in cuor tuo non ti senti davvero capace, decidi tu stesso, prima che sia troppo tardi, l’arrivo del commissario. Al mio Sindaco, nonostante tutto, Alberto Toldo.

Ma.Bo.

 

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