Promette il pugno di ferro Armando Cunegato, sindaco di Valli del Pasubio, colpita ieri dall’ennesima calamità.
’E` necessario ripristinare al più presto la strada, e non solo per le famiglie residenti, ma anche per il turismo, per e gli escursionisti che frequentano la zona – ha detto il primo cittadino.

Ci sono un muro distrutto, metri di asfalto da rifare, ci sono le protezioni da ripristinare ed è necessario mettere in sicurezza la montagna, per la quale il bilancio può essere valutato solo dopo aver sentito il geologo che oggi ha eseguito il sopralluogo. Ci vorranno approssimativamente 50-60 mila euro, forse di più.
Per far fronte alle necessità del suo comune, Armando Cunegato è disposto anche alle vie estreme, perfino alla ‘disobbedienza’:  ‘Per adesso ho fatto richiesta a Provincia e Regione ed attendo risposta, ma se non riuscissi a risolvere il problema con questi mezzi, attingerò ai fondi dell’alluvione. In cassa abbiamo ancora 3 milioni che dovremmo restituire a Venezia, ma se quella somma si rende necessaria per fronteggiare questa situazione, la metterò a disposizione, assumendomi ogni responsabilità di questa scelta.’
Ha ipotizzato perfino un ricorso al commissario Stancari, se il suo avvocato sarà di parere favorevole.
Non c’erano state avvisaglie del pericolo, solo negli ultimi secondi, un boato ha preannunciato la caduta del masso e degli altri detriti che hanno danneggiato seriamente il fondo stradale ed il guard rail.
Il sindaco si esprime in modo critico anche riguardo alla politica di prevenzione dello stato: ‘E` una vera fortuna che questo finimondo non sia finito con una tragedia: è stato un caso che la strada fosse completamente sgombra. La montagna dovrebbe essere monitorata periodicamente, ci dovrebbero essere i fondi dedicati anche a questo’
‘Sono davvero esasperato, ed intendo fare il necessario con i fondi di cui dispongo, siano essi destinati a questo capitolo o no. Del resto sono io qui il responsabile della sicurezza – conclude il primo cittadino di Valli del Pasubio, con il tono sconfortato di chi non si sente adeguatamente supportato nel fronteggiare i problemi del territorio a lui affidato.    

di Redazione Thiene on line

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