Basta snocciolare i dati che comprendere come Valter Orsi abbia assorbito il voto della Lega alle Europee.

Leggendo in questi giorni molti tentativi, tutti legittimi e validi, di interpretare il voto amministrativo di Schio, mi permetto una mia “lettura” che come tale non ha il valore di verità, ma è solo una mia ipotesi confutabile da altre. Aggiungo che rimane confinata nel perimetro dei dati e dei numeri non avendo alcuna pretesa di esprimere un giudizio sulla libere scelte dei miei
concittadini Quindi. Se guardiamo al voto degli scledensi alle Elezioni Europee si vede chiaramente che il tradizionale perimetro di centro destra è così riassumibile. Lega Salvini premier (42,79%), Fratelli d’Italia (6,8%), Forza Italia (4,18%) sommati fanno 53,77%. Il dato sembra pienamente in linea con la netta cesura, ricorrente a Schio da diversi anni, presente nell’elettorato scledense: 50%
centrodestra e 50% centrosinistra. Se passiamo al voto amministrativo si vede che su Valter Orsi, complice anche un “paesaggio” semplificato per la mancanza di diversi soggetti politici nel centrodestra (presenti alle europee), si può notare. Che Orsi assorbe buona parte di quel 42,79% del voto leghista alle Europee, ovviamente detratto il 10,24% preso dalla Lega alle comunali. Dato che
rispecchia i cittadini che si sono espressi confermando il voto Europeo a Salvini con quello locale a Ilenia Tisato. Quindi Orsi “incamera” da elettori leghisti un bel 32,55%. A questo va sommato alle comunali tutto il 6,8% di Fratelli d’Italia e il 4,18% di Forza Italia. Riassumendo quindi siamo 43,53%. A cui va aggiunta una parte di voto del M5stelle ossia il 4,42% frutto della differenza fra il
consenso alle Europee ossia 8,71% e quello alle comunali 4,49%. Bene. Allora ad Orsi si somma al 43,53% a cui ero arrivato un 4,49%, ossia 47,79%. Continuando nell’analisi, perlomeno anche i voti alle europee alla lista di Forza Nuova 0,12% e alla lista Casa Pound 0,3%, ossia 0,42% sono molto probabilmente andati a Valter Orsi alle comunali. Quindi 47,79% sommato allo 0,42% dà il 48,21%.
Quindi se guardiamo al risultato di Orsi quale somma delle liste a lui collegate leggiamo un 50,6%.
Mentre il totale del 51,14 finale è frutto di un più 1,08% di voti legati sicuramente ad un valore
aggiunto del candidato.

Concludendo. Al 48,21% ottenuto da Orsi dall’avere incamerato tutti i voti politico-partitici dagli elettori di centro-destra scledensi risultanti dal voto europeo degli scledensi rimane ancora da conteggiare un 2,93% mancante a cui va tolto lo 1,08% (che sono voti personali di Orsi come argomentato) e quindi parliamo di un 1,85% di consenso a Orsi sottratto ulteriormente alle liste in lizza a Schio. Credo che il risultato finale della mia analisi che “scarnifica” i dati non possa onestamente alimentare la tesi che a Schio alle comunali non si siano votati i partiti, ma la persona. In realtà, per semplificarla, gli scledensi hanno cambiato solo la modalità di votare,  (messo una croce alle Europee sul simbolo della Lega Nord e alle comunali sul simbolo Noi cittadini per Valter Orsi), ma non è cambiata la motivazione di fondo (votare Lega Nord). Ma votando Orsi perché di fatto percepito da una buona fetta di elettorato scledense come il leader leghista locale di riferimento. Perché, tutte le analisi lo confermano, l’espressione di voto mantiene, per fortuna,
ancora una forte componente irrazionale. Chiarisco. Non sto riferendomi assolutamente a giudizi
che toccano presunti indicatori di maggiore o minore cultura dell’elettore piuttosto che ceto sociale e situazione economica. Che nelle analisi che sentiamo in tv continuano a classificare, secondo questi parametri, gli elettori di una parte o dell’altra. Prendendo regolarmente delle cantonate enormi.
Alberto Bressan

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