La Val Leogra rafforza la sua rete di acquedotto. Si sono conclusi i lavori di Viacqua che hanno portato all’estensione dell’acquedotto consortile “dell’Astico” grazie alla realizzazione di un collegamento tra Schio e Malo. Grazie a un investimento di 1 milione 450 mila euro sono stati posati quasi 6 chilometri di nuove condotte che consentiranno un miglioramento della qualità e della continuità del servizio in particolare per i territori di San Vito di Leguzzano e di Monte di Malo. L’interconnessione tra le reti garantisce infatti ora la possibilità per questa zona di contare su una molteplicità di fonti di approvvigionamento: dai campi pozzi di Posina alle sorgenti a servizio di Schio fino ai pozzi di pianura.

“Il nostro territorio ha la fortuna di patire raramente criticità per mancanza d’acqua, ma non possiamo in alcun modo abbassare la guardia – premette il presidente Angelo Guzzo -. Con questo progetto mettiamo a sistema le reti della Val Leogra garantendo così un salto di qualità nel servizio sia per quanto riguarda la continuità di questo, in caso di guasti o problemi, sia nel rispondere alle esigenze di quelle aree collinari che possono in estate essere oggetto di momenti di difficoltà”.

“Un intervento di grande rilevanza strategica e di servizio ai nostri cittadini – aggiunge il sindaco di Schio Valter Orsi -. Spesso nel senso comune non si riconosce il valore di questi interventi perché non sono normalmente visibili agli occhi quanto lo può essere l’asfaltatura di una strada o la realizzazione di un edificio, ciò non toglie che con questo investimento si realizza un sottoservizio essenziale a servizio di una comunità d’area. Il servizio idrico non è solo l’aprire un rubinetto, è un’investimento continuo che sta a monte (pompaggio e rete di distribuzione) ed a valle (depurazione e restituzione in torrenti) che necessità di investimenti importanti, il tutto per garantire sempre il meglio ed evitare sprechi. Il nostro territorio ora è anche più sicuro nella capacità e potenzialità di distribuire il bene primario, l’acqua, bene che può sembrare scontato, ma non lo è se non ci fosse l’impegno costante degli Enti preposti a prendersene cura”.

Nello specifico, l’intervento ha visto la realizzazione di un’interconnessione tra la condotta che collega Zanè a Schio, lungo la zona industriale di quest’ultima, e la condotta che da Thiene alimenta il comune di Malo, in prossimità del pozzo Molinetta, e che da qui si sviluppa fino a San Vito di Leguzzano. Sono stati posati circa 6 chilometri di nuove condotte – del diametro variabile dai 200 ai 600 millimetri – che vanno dall’incrocio tra viale Europa Unita e via Pista dei Veneti a Schio fino a via Giovanni XXIII nel Comune di Malo, passando lungo la strada provinciale 114, e da qui fino al punto di rilancio Cerina. Il nuovo sistema mette a disposizione di Malo, San Vito di Leguzzano e Monte di Malo la portata di supero captata dalle sorgenti che alimentano Schio o comunque la portata della rete consortile che giunge a Zanè. Con il prolungamento dell’adduttrice di progetto fino alla sorgente-sollevamento di località Cerina (Malo), si potrà ora alimentare anche la linea collinare di Monte di Malo con acqua in pressione, risparmiando in maniera apprezzabile sui costi energetici. Nel contesto dei lavori sono stati anche sostituiti due tratti di rete ammalorata a servizio del comune di San Vito.

Questo progetto rappresenta un nuovo tassello nello sviluppo compiuto dal sistema acquedottistico consortile dell’Astico, che serve circa 100.000 abitanti nella fascia territoriale compresa tra la dorsale collinare che fa da spartiacque con la valle dell’Agno e il confine orientale del territorio servito, alle pendici dell’altopiano di Asiago.

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