La Giunta regionale del Veneto investirà circa 3 milioni 355 mila euro nel 2022 per interventi di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
Lo dispone una delibera, approvata su proposta dell’Assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin, nella quale si individua la programmazione regionale per l’utilizzo delle risorse, delle quali 1 milione di euro stanziati direttamente dalla Regione, il rimanente dal Dpcm nazionale del 29 dicembre 2021.
“Promessa mantenuta – commenta il Presidente della Regione Luca Zaia – con un impegno concreto e mirato per aiutare le donne che incappano in momenti tragici della loro vita. E’ stato fatto un lavoro approfondito per destinare i fondi della Regione e dello Stato ad azioni che possano incidere profondamente sul presente e sul futuro di tante ragazze, donne, madri, mogli, che si trovano a vivere un’esperienza devastante. Diamo così il nostro contributo alla ricostruzione di una cultura di rispetto e amore che è stata perduta. Ci furono tempi in cui ‘la donna non si tocca nemmeno con un fiore’ era un imperativo rispettato. Tempi che devono tornare”.
“Non ci sono fondi che bastino a lenire il dolore e lo stigma sociale della violenza sulle donne – dice la Lanzarin – che purtroppo riempie le cronache quasi quotidianamente. Ma non bisogna arrendersi all’ineluttabilità della brutalità. E’ con questo spirito che attuiamo il nuovo piano, con il quale si punta a intervenire dove il pubblico può essere più d’aiuto per le donne in difficoltà. Si tratta del sostegno a 26 centri antiviolenza e 27 case rifugio, ai 37 sportelli antiviolenza cui ogni donna può rivolgersi per chiedere aiuto, a iniziative per il raggiungimento dell’autonomia delle donne prese incarico, ad azioni per percorsi educativi nelle scuole del Veneto. Occorre formare, anche se pare impossibile nel terzo millennio, una reale cultura del rispetto della donna, partendo dai ragazzi e, nel frattempo, garantire un porto sicuro alle ragazze e alle madri vittime di violenza che, purtroppo, accade in gran parte tra le mura famigliari o all’interno di rapporti di coppia”.
Il Programma del Veneto contiene numerose linee d’intervento: iniziative per superare le difficoltà connesse all’emergenza Covid e sostenere la ripartenza sociale ed economica delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal circuito di violenza; rafforzamento dei servizi pubblici e privati attraverso interventi di prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza; interventi per il sostegno abitativo, il reinserimento lavorativo e l’accompagnamento nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza; azioni per migliorare la capacità di presa in carico delle donne migranti anche di seconda generazione vittime di violenza; progetti rivolti anche a donne minorenni vittime di violenza e a minori vittime di violenza assistita; azioni di formazione, comunicazione e informazione; programmi rivolti agli uomini maltrattanti, anche a seguito dell’emanazione di linee guida nazionali”.