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Zaia presenta la legge sulle rinnovabili: si cercano le aree per realizzare gli impianti fotovoltaici

A partire da oggi Gse (Gestore dei servizi energetici), società del ministero dell’Economia che promuove lo sviluppo sostenibile in Italia, supporterà la Regione nella pianificazione energetica e programmazione territoriale, e lo farà lavorando tra l’altro ad una mappatura del potenziale energetico delle aree per l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, tra cui cave, discariche, miniere esaurite, aree industriali dismesse e anche aree agricole degradate. Lo prevede un protocollo triennale sottoscritto oggi a Palazzo Balbi dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’amministratore unico di Gse Andrea Ripa di Meana, che stabilisce tra l’altro che il Comitato di coordinamento appositamente costituito dall’architetto Franco Alberti per la Regione e da Estella Pancaldi per Gse, predisponga entro 60 giorni un Programma operativo per ogni singolo ambito di intervento.

“L’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti per la produzione di energia spetta alla Regione, noi interveniamo per quantificare il potenziale installabile sulle singole categorie di aree e sulle singole aree”, spiega Ripa di Meana. E questo è il primo obiettivo della collaborazione, in quanto la Regione intende basarsi sui dati forniti da Gse per completare il nuovo Piano energetico regionale. “A novembre andrà in Vas, poi ci saranno le consultazioni con il territorio e a fine gennaio, primi di febbraio, il Piano sarà approvato in giunta”, afferma l’assessore regionale all’Energia Roberto Marcato, che individua come fonte principale il fotovoltaico. “Siamo un bacino idrografico senza ventilazione, non possiamo puntare sull’eolico, anche se valutiamo l’eolico offshore”, spiega Marcato. E “l’idroelettrico lo abbiamo sfruttato tutto in Veneto. Potremmo al massimo lavorare sul revamping, quindi sul miglioramento degli impianti esistenti per recuperare qualcosa in più”. Fondamentale sarà poi capire “l’importanza delle comunità energetiche”. Anche su questo aspetto sarà fondamentale il supporto di Gse, che si occuperà della formazione “per mettere i preposti in gradi di conoscere nel dettaglio l’efficienza energetica, l’attività di efficientamento impiantistico industriale, l’efficientamento del patrimonio abitativo”. La formazione sarà utile anche per imparare a intercettare i fondi Pnrr, altro aspetto su cui Gse fornirà supporto alla Regione. “Alla fine di questo lavoro avremo un piano che ci dà la produzione potenziale di energia”, commenta il presidente Zaia, che definisce il protocollo “un passo fondamentale verso l’autonomia energetica” del Veneto.