Dopo aver giocato la sua ‘pedina’, Daniela Rader incassa la replica. ‘La Giunta comunale sta giocando in difesa e fa l’ennesimo autogol. La richiesta di una decina di esercenti tra commercianti ed artigiani di via Pasubio “alta” conferma quello che l’Ascom Confcommercio dice da settimane – dicono Xoccato e la presidente di delegazione comunale Domenica Frusti – L’amministrazione non ha un progetto serio e ragionato sul centro, procede a tentoni, prima rattoppa l’ordinanza aggiungendo via Carducci ed ora, mette un’altra toppa ed allarga la sperimentazione a via Pasubio alta’.

Possibile che la giunta, coadiuvata da un professionista che è costato ai cittadini scledensi 38 mila euro, non riesca nemmeno a concepire in anticipo quello che potrebbe essere un vero e proprio progetto globale di tutto il centro citta? Dov’è finito lo studio. Bertorelli? – attacca Ascom – Con i grossi investimenti che il comune ha fatto sull’area ex Lanerossi, sull’asilo Rossi, sul lanificio Conte e sul nuovo centro Demotech, è possibile che la Giunta non pensi fin da subito, di inserire nel piano del centro storico anche via Pasubio “alta”? Come mai la giunta non ha nemmeno notato che proprio l’Ascom, negli ultimi anni, in occasione di manifestazioni promozionali- culturali, aveva chiesto la chiusura al traffico di via Pasubio alta? Se si fa forte della richiesta di una decina di attività e non rispetta gli oltre 300 imprenditori che sabato scorso, hanno manifestato la propria protesta, allora anche l’Ascom dovrebbe farsi forte di una parte delle forze politiche di maggioranza che hanno espresso e manifestato il proprio appoggio all’azione e alle proposte dell’associazione Commercianti’.
Come al solito, Guido Xoccato non le manda a dire e aggiunge: ‘ Ribadiamo che non vogliamo contestare la chiusura del centro storico, ma il modo in cui viene attuata, con scelta unilaterale della Giunta, senza un progetto globale e dopo un anno e mezzo di dialogo rivelatosi inutile. Dialogo fittizio e non reale. A questo punto ci chiediamo se il sindaco e gli assessori fanno finta di non capire. A riprova di questo dialogo fittizio precisiamo che se la giunta avesse risposto alle nostre richieste inoltrate il 17 luglio scorso, forse non saremmo nemmeno arrivati ad organizzare la serrata di sabato scorso’. E a tutt’oggi, non abbiamo ancora avuto una risposta scritta. Cosa vuol dire rispettare le oltre 300 attività che hanno protestato in forma civile e rispettosa con la serrata dei negozi ? Se questo è il rispetto per il pensiero dell’85% delle attività del centro, noi lo rimandiamo al mittente.
Xoccato e Domenica Frusti entrano poi, nel dettaglio della viabilità: ‘In via Pasubio, la circolazione viene presa in considerazione in modo tecnico o in modo superficiale? Punti critici: Parcheggio interrato con una sola entrata (dal teatro civico) . In Largo Fusinelle, solo uscita dal parcheggio. Via G. B. Conte da percorrere in contromano? Se si vuole il centro senza auto per poter passeggiare con i bambini in sicurezza come risolviamo l’incrocio di via Pasubio con largo Fusinelle? I pedoni che passano in via Pasubio sarebbero in pericolo per le auto che escono dal parcheggio e proseguono verso il Castello. Inoltre, diventa ancora più problematico l’incrocio vicino alla chiesetta di San Rocco. Le auto che escono dal parcheggio interrato devono incolonnarsi in salita con problemi di ripartenza su un incrocio già problematico per le dimensioni della sede stradale e della mole di traffico’.

di Redazione Thiene on line

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