Sono tornati a Zugliano, dove hanno reclamato i loro stipendi. Quelli che il titolare della Cosmo Haus aveva promesso, garantito e assicurato in un patto messo nero su bianco alla presenza dei sindacati Fillea Cgil, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Zugliano e degli stessi operai che per mesi avevano lavorato nel cantiere della scuola di Zugliano.

Per due settimane, le maestranze avevano occupato al freddo e al gelo il parcheggio antistante la struttura non ancora completata. Una vicenda che aveva suscitato la solidarietà della gente di Zugliano e dintorni. In massa, si erano dati da fare per non fare mancare coperte, cibo e bevande a quegli operai che avanzavano ben tre stipendi dall’imprenditore emiliano Gianpaolo Nizzoli, che in un primo momento aveva persino dichiarato di non aver mai conosciuto quelle persone. ‘Non è da me che avanzano i soldi – aveva detto l’appaltatore – devono andarli a chiedere a chi non li ha pagati’. Poi, l’incontro decisivo ed il polverone sollevato dal Pd di Zugliano, che aveva avanzato presunte responsabilità da parte dell’amministrazione comunale. Accuse sempre respinte dal sindaco di Zugliano Romano Leonardi, che ha sempre seguito la vicenda della Cosmo Haus, dichiarando di non avere colpa del mancato pagamento di quegli stipendi . L’epilogo, qualche giorno prima di Natale, con metà delle paghe agli operai che hanno quindi lasciato il presidio davanti alla scuola di Zugliano. Assegni per le famiglie e la promessa della seconda tranche il 24 dicembre, quando Nizzoli però, non ha versato quanto dovuto. Ecco che gli operai si presentano davanti al Municipio di Zugliano con bandiere e soprattutto la pretesa di quel denaro, che vogliono perchè dicono di aver lavorato.

Prima del week end, una seduta straordinaria di consiglio comunale, dove il sindaco Leonardi è stato attaccato dalla minoranza, da sempre contraria alla costruzione della scuola di Centrale. Il primo cittadino si è difeso leggendo un documento, in cui ha spiegato quanto sia difficile per lui affrontare una vicenda, per la quale l’amministrazione non ha alcuna colpa. Leonardi, si ricorda, aveva anche assunto l’impegno di subentrare come Comune, nel pagamento delle spettanze nel caso la Cosmo Haus non avesse adempiuto al proprio dovere. La vicenda non si è quindi conclusa e gli operai non intendono retrocedere. Vogliono quanto spetta loro.

di Redazione Thiene on line

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