Un animale non è un giocattolo. Giro di vite a Treviso contro chi maltratta gli animali, chi li mette in premio come palio a sagre o manifestazioni e chi commercia in fauna selvatica autoctona, distrugge siti di riproduzione, sparge al suolo bocconi tossici o velenosi, e allontana i gatti dalle colonie feline cittadine.

400 euro la sanzione stabilita dall’amministrazione comunale, che non riteneva più sufficienti i 166 euro relativi al regolamento precedente, considerati troppo pochi al fine di prevenire il reato.

Un modo per tutelare gli animali da affezione e selvatici, perché “crediamo fortemente che gli animali siano parte integrante delle nostre vite e della nostra quotidianità ed è inammissibile che ci sia ancora qualcuno che li maltratta o, comunque, che non se ne prenda cura”, ha spiegato il sindaco Mario Conte.

Le multe, fino a 150 euro, saranno la sanzione anche verso chi somministri cibo a colombi, cigni e tortore ove questo sia vietato e chi non usi il guinzaglio nell’accompagnare il cane a passeggio.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia