E’ allarme bocconi avvelenati diretti ai cani in tutto il Veneto. Il numero maggiore di casi al momento è registrato nella provincia di Treviso, ma gli episodi sono in aumento anche in altri territori della regione.
Il consiglio di stare attenti arriva direttamente dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie in collaborazione con la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari del Veneto, che ha messo in piedi una campagna divulgativa nella quale ha stilato un regolamento per riconoscere le eventuali esche e sapere come comportarsi, sia per prevenire un avvelenamento che per dare le prime cure al cane che ne presenta i sintomi.
“I bocconi avvelenati sono preparati in modo da risultare appetitosi per gli animali – riporta il vademecum – I veleni sono spesso mescolati a carne o granaglie”.
I più frequenti sintomi di avvelenamento sono vomito, ipersalivazione, difficoltà respiratoria, tremori muscolari e sintomi nervosi, come difficoltà a mantenere l’equilibrio, depressione e convulsioni.
La comunicazione è chiara: non toccare le esche, quantomeno a mani nude e avvertire i servizi veterinari dell’Asl competente o la Polizia Giudiziaria.
Ideale per prevenire gli avvelenamenti sarebbe insegnare al proprio cane a cibarsi solo con cibo offerto dal padrone, ma essendo una prassi non troppo comune, i veterinari consigliano di far uscire cani e gatti solo dopo averli nutriti, in modo che non abbiano più appetito e di fare attenzione durante le passeggiate.
A.B.