Non è da escludere che l’aggressione dell’orsa Jj4 che ha causato la morte del runner 26enne Andrea Papi sia stata dovuta all’istinto materno dell’animale. Le associazioni animaliste concordano sulla possibilità che l’attacco fatale sia la conseguenza della presenza dei tre cuccioli, che ha innescato la reazione difensiva del plantigrado.

Jj4 è stata catturata la notte del 17 aprile. Nel corso della conferenza stampa tenuta dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, è stato spiegato che l’orsa è stata presa grazie a una trappola tubo, utilizzando come esca della frutta. Insieme a lei, sono finiti nella gabbia due dei tre cuccioli con cui Jj4 si muoveva. I piccoli dell’orsa sono stati quindi liberati.

 

Secondo quanto affermato da Raffale De Col, dirigente generale del dipartimento di Protezione civile, i cuccioli di Jj4 hanno circa due anni e pesano tra i 35-45 chili. Sono in fase di svezzamento e sono ritenuti completamente autosufficienti e autonomi. “I cuccioli in questo periodo si allontanano dalla madre“, ha spiegato. “Trattandosi della presenza di tre piccoli, non vorremo darvi la localizzazione precisa per evitare che si generi un fenomeno di ‘turismo’ per vedere e cercare gli orsi piccoli”.

Generalmente, i cuccioli di orso bruno rimangono con la madre fino ai due, massimo quattro anni. In questo periodo apprendono le tecniche di sopravvivenza, dalla caccia alla difesa. In questa fase, i cuccioli dipendono completamente dalla madre e si forma uno stretto legame.

 

Agenzia Dire
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