“Con quello di Camposampiero, in provincia di Padova, siamo all’ennesimo episodio gravissimo, che mette la vita delle persone in balia di cacciatori dai comportamenti delinquenziali. La Regione deve rompere gli indugi e ingaggiare una battaglia seria contro chi, imbracciando un fucile, crede di poter fare ciò che vuole e di farla franca”.

Lo afferma Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, alla luce “di quanto accaduto a Camposampiero, nella frazione di Rustega, dove una donna è stata colpita in pieno da un pallino sparato da un cacciatore, partito da un centinaio di metri di distanza dalla sua abitazione. Secondo la ricostruzione, l’uomo, anziché soccorrerla, ha fatto finta di nulla e si è dileguato nei campi”.

“Alcuni mesi fa – ricorda l’esponente Dem – ho proposto di far indossare una pettorina con codice alfanumerico identificativo a chi esercita la caccia. Una proposta, però, che è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale. Tale pettorina porterebbe i cacciatori a responsabilizzarsi perché non si muoverebbero più nell’anonimato come accade oggi”.

“È essenziale – conclude Zanoni – il rispetto delle distanze di sicurezza e chi non le rispetta va immediatamente individuato. Non è possibile che i cacciatori agiscano nell’anonimato: vanno responsabilizzati”.

Comunicato Stampa (foto generica dal web)

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