Appena diventi volontario Enpa, preparati, le prime cose che tutti ti diranno sono: “ma davvero fai queste cose? ma non hai altro da fare? vai piuttosto ad accudire gli anziani, fai dei figli”.  Come se una cosa escludesse l’altra.

Prima di precipitarti a chiedere di diventare volontaria Enpa, devi sapere che rischi, se non lo sei già, di diventare vegetariana prima e vegana poi ed essere quindi guardata come un alieno da amici e parenti. Quando scopri certe cose è difficile rimanere indifferente.

Se inizi a fare la volontaria in canile qualche notte insonne è garantita perché il tuo pensiero tornerà a quelle creature nel gelo invernale del canile o ai loro cuccioli ammalati. Diventa volontaria Enpa e stai certa che qualche animale lo porterai a casa, prima o poi e forse anche più d’uno. Quando verranno trovati dei cuccioli abbandonati, rischierai di portarteli a casa per accudirli nutrendoli con il biberon ogni due ore, notti incluse. E stanne certa, anche i tuoi familiari verranno coinvolti, il rischio di affezionarsi è troppo alto.

Se fai la volontaria Enpa, corri il rischio di cacciarti in situazioni un po’ particolari. Quando ti trovi davanti esseri umani irascibili, imprevedibili e talvolta anche un po’ squilibrati, impari a misurare ogni tua parola, ogni tuo gesto. Impari a recitare, a trattare e a mediare, perché l’unico scopo che avrai sarà salvare l’animale. Rischierai di trovarti in situazioni di disagio, non soltanto per gli animali, ma talvolta anche per bambini, adulti o anziani … in quei casi penserai a portare conforto ed aiuto concreto anche a loro.

Se sei volontaria Enpa, rischi di partire, anche di sera tardi, a soccorrere un cane o un gatto investiti, oppure per portare dal veterinario gufi, civette, ricci feriti. Oppure, per mesi e mesi cercherai di addomesticare cani e gatti randagi portando del cibo a distanza per poi, quando è il momento, cercare di prenderli con l’aiuto di una gabbia da cattura.

Rischi di metterti a fare dei lavoretti, stare per ore ed ore presso un banchetto a fare pacchi regalo nei supermercati e organizzare event. Tutto per raccogliere dei fondi per poter pagare costose cure per animali in difficoltà, sterilizzazioni di gatti, cibo per i cuccioli.

Andrai nelle scuole o nei centri estivi a parlare di animali a coloro che un giorno speri diventino adulti sensibili e responsabili. Racconterai delle storie e loro ti ascolteranno con grande interesse. “Chi sono gli animali? La parola animale nasce dalla parola anima, quindi sono i nostri animatori”, ridono divertiti. “Ora provate ad immaginare un mondo senza questi animatori” e i loro visi diventano tristi. C’è speranza.

 

Io voglio credere che c’è speranza, perché se insegni a un bambino a rispettare un animale, lo farà anche con gli esseri umani. Se fai la volontaria Enpa, rischi di scegliere di evitare di andare nei paesi dove maltrattano o addirittura sterminano gli animali. E se viaggi, la tua tranquillità rischia di finire quando vedi un animale abbandonato.

Nelle passeggiate, il tuo occhio vigile ispeziona i cortili delle case dove vivono animali. Sarà più forte di te. Nella tua auto non mancheranno mai coperte, corde, guinzagli, crocchette. Non si sa mai, magari ti capita di trovare un cane randagio.

Quando sei la volontaria Enpa rischi di trovarti ad affrontare momenti bui, quando davanti ad un’ingiustizia, all’ignoranza e alla crudeltà, ti senti così impotente, da sembrarti di perdere le forze. Ma anche momenti gloriosi, come quando salvi un animale dalla strada, dall’abbandono, dal pericolo, da una malattia. Oppure trovi loro una famiglia che gli darà amore per la vita. Quei momenti ti ripagheranno di tutti i sacrifici e ti danno la forza per continuare più convinta di prima.

A fare la volontaria dell’Enpa, rischi di essere giudicata come rigida, rognosa, pesante, antipatica, quella che litiga con tutti. A volte ti chiedi, ma chi me lo fa fare? Vorresti dire basta, ma poi guardi nei loro occhi e capisci che sei entrata nel loro mondo e che non potresti più farne a meno. Perché in realtà non siamo noi che li salviamo, ma al contrario sono loro che ci stanno salvando.

Se vuoi aiutarci a salvarne sempre di più, contattaci, la nostra email è thiene@enpa.org.

Egle

 

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