Un gattino, ribattezzato Leone dai veterinari che hanno cercato di salvarlo, è stato scuoiato vivo e lasciato in strada agonizzante ad Angri, in provincia di Salerno. L’Enpa-Ente nazionale protezione animali fa un appello a eventuali testimoni per individuare chi sia il responsabile dell’efferatezza, sottolineandone la pericolosità sociale.

“Scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada. Non è solo orrore, disprezzo e sdegno quello che proviamo ma anche paura all’idea che gente così sia a piede libero e rabbia perché le conseguenze per chi compie certe oscenità non sono mai sufficientemente proporzionate alla gravità dei fatti“. Così Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa-Ente nazionale protezione animali che attraverso il suo ufficio legale e l’avvocata Enpa Claudia Ricci ha presentato denuncia dopo la morte del gatto scuoiato vivo e lasciato agonizzante in strada ad Angri, in provincia di Salerno. Il gatto era stato battezzato Leone dai veterinari che lo hanno soccorso e che hanno tentato di salvarlo, purtroppo senza successo.

FIACCOLATA PER IL GATTO LEONE DOMENICA 17 DICEMBRE

Il gatto soccorso ad Angri il 7 dicembre scorso è stato trasferito all’Ambulatorio Asl Veterinaria di Cava de’ Tirreni dove per quattro giorni è stato accudito da veterinari che si sono alternati per le medicazioni e terapie. A vegliarlo senza sosta e fino alla fine i volontari del Canile di Cava de’ Tirreni che lo hanno battezzato ‘Leone’ proprio per la forza dimostrata dopo la barbarie subita e che attraverso la propria pagina Facebook hanno aggiornato sull’evolversi delle sue condizioni.

 

Ieri il corpicino del gatto ha lasciato l’ambulatorio per essere sottoposto ad esame autoptico dal dottor Luigi Toro intenzionato ad aprire un fascicolo da presentare alla Procura.

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