“Tra i tanti record che annovera il Veneto, da oggi entra anche Crisalis, ‘super toro’ che ha già quasi 10.000 figlie in 500 allevamenti del paese, e numerosissime in tutto il mondo”. Lo presenta così Luca Zaia, presidente della Regione: Crisalis è il “degno erede di Miura, è un esemplare di Frisona che ha appena conquistato il primato mondiale a livello genetico, oltre che per performance produttive e morfologiche delle sue figlie. Crisalis incarna l’eccellenza della zootecnia italiana, rispondendo perfettamente alle nuove esigenze degli allevatori: latte eccellente ricco di proteine ad alta caseificabilità, fertilità, longevità, arti solidi e ridotta consanguineità”, aggiunge Zaia. Tra i primi 30 tori al mondo, otto sono allevati da Intermizoo, “orgoglio tutto Veneto grazie ai suoi 55 dipendenti, oltre a tecnici, consulenti, venditori, concessionari. Numeri che definiscono l’eccellenza di chi vuol essere un passo avanti, di un ‘made in Veneto‘ certificato dai risultati”, dice ancora Zaia che ha visitato stamattina il Centro Tori di Vallevecchia, di proprietà di Veneto Agricoltura e gestito dalla partecipata Intermizoo. Qui pascola -assieme ad altri 200 esemplari di razza Frisona, Limousine, Blu Belga, Pezzata rossa Simmental, Bruna, Angus, Hereford, Wagyu- Crisalis: sei anni per 12 quintali, nato in Germania il 6 settembre 2019, trasferito al Centro genetico di Vallevecchia il 28 ottobre 2020, “padre” ad oggi di quasi 10.000 figlie solo in Italia, di cui 3.000 già producono latte di ottima qualità. Con Zaia c’erano l’assessore all’Agricoltura Federico Caner, il direttore di Veneto Agricoltura Nicola dell’Acqua, il commissario di Avepa Fabrizio Stella, l’amministratore unico di Intermizoo Carlo Perini e il direttore Francesco Cobalchini.
Intermizoo, azienda specializzata dal 1974 in tecnologie di riproduzione artificiale in campo bovino, ha selezionato Crisalis ancora vitello, accompagnandolo grazie alle sue tecniche di allevamento e di lavorazione del seme. L’azienda infatti è pioniera nel campo del seme sessato, derivante da un delicato processo di lavorazione non invasivo che permette di selezionare spermatozoi di uno specifico sesso, con lo scopo di ottenere una percentuale più alta di vitelli femmina. Dal 2023 nel laboratorio di seme sessato, il Centro Tori Vallevecchia produce Electa, seme bovino ad alto contenuto innovativo e tecnologico. Ma con l’exploit di Crisalis c’entra anche il luogo in cui è cresciuto.
Il Centro Tori di Vallevecchia, a Brussa di Caorle, presenta infatti condizioni ideali per lo sviluppo di bovini di primissima qualità. Spiega la Regione: “Oltre al clima ottimale, mitigato dalla vicinanza del mare, a fare la differenza nel Centro tori, è l’accurata gestione dei pascoli”. Per questo, anche attraverso l’avvio del progetto “Tori al pascolo”, per valutare lo stato di benessere dei bovini al pascolo e la capacità di produzione foraggera di terreni soggetti a siccità e con elevata salinità, Veneto Agricoltura e Intermizoo scandiscono le turnazioni nei quattro recinti a Vallevecchia secondo precisi ritmi di equilibrio tra tempi di ricaccio del suolo e stato di ingrassamento dei tori.
“Intermizoo- conclude Zaia- vende in più di 50 paesi nel mondo, con un fatturato di nove milioni di euro (il 30% all’estero), e con un piano di crescita a 10 milioni per il 2025.
Sono 4.000 gli allevatori serviti in Italia. Da anni riceviamo offerte per cedere questo gioiello della zootecnia e dell’innovazione genetica, che vogliamo invece far restare autenticamente Veneto“.
