‘Chiediamo al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, un rapido intervento per mettere in sicurezza gli animali sospendendo immediatamente la caccia nelle province interessate dall’emergenza ambientale dovuta alle nevicate eccezionali’. A chiederlo è il responsabile nazionale della Lega antivivisezione (Lav) Animali Selvatici, Massimo Vitturi, sottolineando che ‘ è la stessa legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica che per particolari condizioni climatiche consente di sospendere la stagione venatoria’.
Avendo Zaia chiesto al governo lo stato di emergenza e rendendo la neve compattata in ghiaccio impossibile la ricerca di cibo agli animali selvatici, l’associazione animalista ritiene inaccettabile che debbano ‘subire anche la pressione dei cacciatori che, nonostante lo stato emergenziale ammesso dallo stesso Zaia, continuano indisturbati ad ammazzarli.
‘La chiusura anticipata della caccia non comporta alcuna conseguenza per i cacciatori – conclude la Lav – mentre per gli animali rappresenta la differenza fra la vita e la morte’.
“Nelle nostre montagne la neve ghiacciata e indurita presente da settimane, accompagnata da temperature polari, sta mettendo in pericolo migliaia di animali ormai stremati e affamati, che rischiano di perire”.
Lo denuncia anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, “in merito alla situazione meteo che ha colpito la nostra regione”, il quale annuncia “il deposito di un’interrogazione al presidente Zaia per chiedere chiediamo l’immediata chiusura della caccia in zona Alpi, in applicazione di una precisa disposizione di legge che stabilisce che il presidente della Giunta regionale possa farlo, vista la situazione meteo, al fine di tutelare gli animali selvatici, patrimonio di tutti i cittadini”.
“Nelle montagne del Veneto si registra da tempo la presenza di un manto nevoso che in alcuni casi arriva anche a due metri e che ora risulta ghiacciato – spiega l’esponente Dem – le temperature, inoltre, sono tutte al di sotto dello zero, con punte massime anche di meno 23 gradi, come quella registrata sabato sull’Altopiano di Asiago”.
“Sono centinaia i video, le fotografie gli articoli di cronaca di questi giorni che testimoniano la presenza di animali selvatici, in particolare Cervi, stremati dal perdurare di questa situazione, a causa delle rigide temperature e di un manto di neve che ricopre il terreno, ormai indurito e ghiacciato, che durerà per settimane, impedendo agli animali di cibarsi dell’erba secca – continua Zanoni – Spesso, si tratta di cervi costretti a scendere nelle strade, uniche zone con la neve battuta e calpestabile, altri ammassati in piccole aree con neve battuta, altri imprigionati lungo strade dove, ai lati, ci sono muri di neve di due metri e più”.
“Purtroppo, la legge vieta la caccia su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve solo in pianura, ma la consente nella zona faunistica delle Alpi, ossia in tutti i territori montani delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona – ricorda il consigliere PD, membro della commissione Ambiente – Attualmente, nelle riserve e comprensori alpini di montagna, è consentita la caccia di selezione a cervi, caprioli e mufloni, anche in presenza di neve, come da piani di abbattimento approvati dalle province e non ancora esauriti. La Legge regionale sulla caccia, la n.50/1993, all’articolo 17/1, prevede che il presidente della Giunta regionale, in determinate località, possa vietare l’esercizio venatorio alle specie cacciabili per importanti e motivate ragioni, per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche. La gravità della situazione ambientale e climatica è confermata dalla stessa richiesta del presidente Zaia, inviata il 16 gennaio al Presidente del Consiglio e al Capo della Protezione Civile Nazionale, per la dichiarazione dello Stato di Emergenza di rilievo Nazionale, per i danni subiti dalle nevicate da decine di Comuni della montagna veneta delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona”.
Perciò – conclude Andrea Zanoni – ora Zaia applichi la legge e vieti subito la caccia: non è solo una questione di legalità ma anche di umanità; sparare a questi animali stremati dalle avverse condizioni climatiche è come sparare, in guerra, sulla Croce rossa”.