Gli attivisti della Lav (Lega Anti Vivisezione) saranno in piazza questo ed il prossimo fine settimana per raccogliere le firme a sostegno di una petizione che chiede a governo e Parlamento di rendere più severe le pene per chi maltratta gli animali.
Secondo i dati dell’Osservatorio Zoomafia 2017, in Italia ogni ora viene aperto un fascicolo per reati contro gli animali, ogni ora e mezza una persona viene indagata. La legge che punisce questo tipo di reati risale a 15 anni fa. “Non sempre chi maltratta paga. Sono tanti, troppi, i casi che sfuggono alle maglie della giustizia. Per questo vogliamo migliorare la Legge 189, in modo che nessun crimine contro gli animali resti impunito, nessuna vittima sia lasciata nelle mani del suo aguzzino, nessun responsabile sfugga alla giustizia e, perché, finalmente, i reati contro gli animali vengano riconosciuti in quanto tali, come atti diretti contro esseri viventi e non come semplice offesa al sentimento della pietà umana verso gli animali”, hanno spiegato da Lav al Corriere della Sera.
Il rafforzamento della pena riguarda le aggravanti (ad esempio se il maltrattamento avviene in presenza di minori), una nuova disciplina della confisca obbligatoria (per impedire che l’animale resti in custodia e nella disponibilità del suo aguzzino, come purtroppo accade spesso), che venga introdotto il reato di strage di animali per contrastare le uccisioni di massa di animali, come ad esempio nei casi di avvelenamento.
In piazza si potranno anche acquistare le uova di Pasqua Lav, il cui ricavato sarà dedicato agli animali maltrattati.