Lo hanno abbandonato in un modo atroce, con la chiara intenzione di farlo morire dal caldo all’interno del cassonetto della carta, o tritato dal macchinario compattatore.

Il protagonista della triste vicenda è un gattino nero, di neanche due mesi, che di certo nel cassonetto non ci è finito da solo.

“Non ho più parole”, ha commentato Federica De Pretto, presidente Enpa Thiene Schio, con la voce strozzata dalla rabbia e dalla tenerezza per il micio terrorizzato.

Alla base del problema, il solito, decennale problema, di chi non sterilizza i gatti e lo lascia vagare liberi, facendoli proliferare senza sosta. Poi, alla fine del periodo del calore, sono centinaia i micini che finiscono morti chissà dove, uccisi in modo barbaro, o abbandonati. Tocca si volontari, cercare di salvarli, trovare loro casa. E inutili sono gli appelli a sterilizzare gli animali, perchè nella società ci sono ancora tantissime persone che, inspiegabilmente, ritengono la sterilizzazione contro natura e preferiscono uccidere i cuccioli, come se questa fosse una cosa naturale.

“Questa cattiveria contro gli animali è la vera cosa contro natura”, ha concluso Federica De Pretto.

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