“Un favore per garantirsi il bacino di voti e nessuna conoscenza in materia”. Sta rimbalzando in tutta Italia e passa anche per Thiene il ‘caso di M49’, l’orso trentino per il quale Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, ha dato ordine di cattura suscitando le ire del ministro all’Ambiente Sergio Costa.

L’orso era stato ‘accusato’ nei giorni scorsi di essere il responsabile di danni al patrimonio zootecnico e di alcuni tentativi di intrusione a scopo predatorio all’interno di proprietà private in cui non erano presenti persone.

“Ecco l’esempio di quando un animale sia diventato il capro espiatorio per accontentare una grossa fetta dell’elettorato, quello degli allevatori e degli agricoltori vecchio stampo, che sono molti – ha commentato il veterinario thienese Massimo Nicolussi, specializzato in uccelli e fauna selvatica – Fugatti non ha nessuna colpa, se non quella di essere molto ignorante in quanto a conoscenze etologiche e di parlare senza interpellare chi di dovere, ovvero dei tecnici specializzati. Per un orso in piena attività può essere abbastanza normale entrare in una casa di montagna disabitata o in una stalla. Diversa è la questione riguardo all’atteggiamento che l’orso deve assumere in presenza dell’essere umano, che deve essere sempre di fuga. Questo fatto salvo le femmine con i piccoli. Per queste ultime esiste un protocollo chiaro di rispetto degli animali e viene chiesto ai visitatori del bosco un comportamento consapevole, che rispetti le specie selvatiche, un comportamento che nasce dalla conoscenza. Una conoscenza della biologia ed etologia della nostra fauna che deve essere materia di studio sin dalle scuole elementari. Un plauso particolare al ministro Costa è d’obbligo”.

A.B.

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