La notte tra il 6 e il 7 ottobre sale in scena la “Superluna del Raccolto”, la prima delle tre attese per quest’anno. L’evento si verifica a ridosso della celebre International Observe the Moon Night (InOMN), la Notte Internazionale della Luna, edizione 2025, fissata per il 4 ottobre. Lo rende noto l’astrofisico Gianluca Masi, fondatore del Virtual Telescope Project. Questa iniziativa è nata nel 2010 con l’obiettivo dichiarato di invitare tutti a scoprire ed osservare la Luna- spiega Masi-, ricordando le connessioni culturali e personali che tutti abbiamo con l’affascinante vicina cosmica della Terra. Il Comitato organizzatore dell’evento è guidato dal team che cura gli aspetti divulgativi della missione Nasa “Lunar Reconnaissance Orbiter” e dalla Solar System Exploration Division della NASA, presso il Goddard Space Flight Center. Sin dalla prima edizione, il Virtual Telescope Project è stato un convinto sostenitore dell’iniziativa e dal 2019 è stato inserito dalla Nasa tra i “Key Partners” e i “Sostenitori Ufficiali” dell’evento, per via delle sue caratteristiche e tecnologie, che gli permettono da quasi venti anni di trasmettere in diretta streaming le meraviglie del cielo, con tanto di commento. Questo consente la partecipazione da parte di chi non potrebbe altrimenti raggiungere, per motivi sia personali che logistici, la sede di un evento fisico tradizionale. Alle ore 05:49 del 7 ottobre la Luna sarà piena- informa l’astrofisico-, circa 32 ore prima del suo passaggio al perigeo (ovvero alla minima distanza dalla Terra, a 359.818 km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 km): essa dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito. Questa “sovrapposizione” tra Luna piena e passaggio al perigeo viene ormai popolarmente indicata come “Superluna”. Il termine, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di “Superluna” ha un fascino tutto suo.

Viene considerata “Superluna” sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi con il satellite prossimo alla minima distanza dalla Terra. La Luna, infatti, descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). Naturalmente, la Luna Nuova non è visibile nel cielo, pertanto l’unica “Superluna” osservabile è quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “Superluna” nuova, come accadde nel marzo del 2016). Nel 2025 le Superlune sono ben otto: tre piene e cinque nuove. “La prossima “Superluna” apparirà circa il 6% più grande e un po’ più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe, forse, rendersene conto- commneta Masi- Infatti si tratta di variazioni tutt’altro che eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato”. “La Superluna invita a recuperare, in generale, la consapevolezza del paesaggio del firmamento presso il grande pubblico anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso”, aggiunge Masi.

La Superluna del 7 ottobre sarà “ospite” delle stelle dei Pesci, celebre costellazione dello Zodiaco. Il Virtual Telescope Project riprenderà e mostrerà in diretta la “Superluna del raccolto” con i suoi strumenti installati a Manciano (GR), sotto il cielo più puro da inquinamento luminoso dell’Italia peninsulare. Verranno mostrate, inoltre, alcune straordinarie immagini di repertorio che immortalano il satellite su alcuni dei più celebri monumenti di Roma. Il commento all’evento sarà dell’astrofisico Gianluca Masi. La diretta è fissata per il 7 ottobre 2025 a partire dalle ore 05:00. La partecipazione è gratuita. È sufficiente accedere, il 7 ottobre dalle ore 05.00, al sito https://www.virtualtelescope.eu.

 

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