Gli Sherlock Holmes di casa nostra cambiano obiettivo: con la crisi aumentano le investigazioni private in campo economico e aziendale, mentre cominciano ad essere in ribasso le verifiche sulla fedeltà coniugale. Nonostante la recessione economica, quindi, crescono negli ultimi anni gli affari delle agenzie investigative. Ma cambia l’oggetto delle indagini. Forte l’incremento di richieste da parte delle aziende, spesso per verificare l’assenteismo dei dipendenti, oscilla invece il numero di quelle dei privati per scoprire le ‘marachelle’ di partner ed ex coniugi. E’ quanto testimoniano alcuni dei più affermati professionisti del settore all’Adnkronos.

“Da tre, quattro anni -spiega Francesco Finanzon della Octopus investigazioni di Milano- c’è un aumento di richieste delle aziende sul recupero crediti. Lo spionaggio industriale è diminuito essendoci più prevenzione, mentre crescono le indagini riguardanti l’assenteismo, che oramai le aziende non tollerano più, e quelle aventi ad oggetto piccoli furti e altre inadempienze”.”Da parte dei privati -aggiunge Finanzon- scompare quasi del tutto il controllo sull’amante, mentre sono sempre numerose le indagini sugli ex coniugi, allo scopo di ricevere un beneficio sulle spese di mantenimento. In generale, comunque, gli incarichi sono sempre più mirati”. A Roma l’investigatore Mario Verdile, della omonima agenzia, spiega che “dal 2008 si registra un incremento del numero di richieste da parte delle aziende riguardanti lo spionaggio industriale, l’accertamento dell’assenteismo e del doppio lavoro”. “Prima -aggiunge l’investigatore Mario Verdile- spesso le aziende non consideravano il problema dell’assenteismo dei loro dipendenti, adesso cercano invece di avere un quadro completo sul fenomeno”. Per quanto riguarda le richieste dei privati spiega: “Con la crisi aumentano gli attriti nelle famiglie e di conseguenza adesso i controlli sulla fedeltà coniugale hanno alla base motivazioni di ordine economico”.”Fino a due anni fa -spiega Aldo Tarricone, del gruppo Aldo Tarricone investigazioni di Bari- i miei clienti erano il 40-45% privati, e il restante aziende. Da un anno, invece, a causa della crisi il dato si è completamente ribaltato: il 70-75% delle richieste arrivano dalle aziende, e solo il restante 25-30% dai privati. Nel momento di riorganizzazione aziendale -aggiunge- non si tollera più il fenomeno dell’assenteismo, dei falsi infortuni e falsi malati”. “Crescono le indagini sull’attività di prevenzione del personale volte a controllare la sottrazione di beni, soprattutto di proprietà intellettuale -aggiunge l’investigatore Aldo Tarricone- nel momento in cui i dipendenti cambiano datore di lavoro. Da parte nostra -conclude- aumentano le ricerche sulla affidabilità dei clienti e quindi sulla solvenza, soprattutto riguardo ai fondi esteri”.”La crisi in piccola parte si può sentire sulla modalità di pagamento -dice Brunello Masile dell’omonimo studio investigativo di Cagliari- preferendo rateizzazioni, ma le richieste delle aziende sono di sicuro aumentate rispetto agli scorsi anni. La crescita si può quantificare del 20% circa dall’inizio dell’anno. In particolare -conclude- aumentano le indagini sul patrimonio personale per il recupero crediti”.
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