Nonostante il contesto economico complesso e la crescente attenzione alla salute, il vino continua a essere un elemento centrale dello stile di vita italiano, simbolo di qualità, cultura e socialità. E mentre Prosecco e Spritz si confermano regine dell’estate, il settore vitivinicolo può guardare con ottimismo a un pubblico ancora fedele, diversificato e consapevole.

Nonostante il contesto economico complesso e la crescente attenzione alla salute, il vino continua a essere un elemento centrale dello stile di vita italiano, simbolo di qualità, cultura e socialità. E mentre Prosecco e Spritz si confermano regine dell’estate, il settore vitivinicolo può guardare con ottimismo a un pubblico ancora fedele, diversificato e consapevole. Secondo il Gambero Rosso, una delle riviste specializzate di enogastronomia più autorevoli,  il vino continua a essere la bevanda alcolica più amata dagli italiani. Ma lo dimostrano i dati dell’Osservatorio Unione Italiana Vini su base IWSR, che confermano come, nonostante un calo nei volumi, nove italiani su dieci (89%) scelgano ancora il vino rispetto ad altre opzioni come birra (81%), spiriti (79%) o liquori (51%).

Il calo nei volumi non intacca l’amore per il vino

Se da un lato si registra un calo nei volumi di consumo del vino — -2,5% nel primo semestre 2024 rispetto all’anno precedente — dall’altro si mantiene stabile la sua incidenza tra i consumatori di alcolici. In particolare, gli spumanti tengono, mentre il vino fermo registra un calo del 6% nell’ultimo biennio. Le motivazioni sembrano legate soprattutto a considerazioni salutistiche e, in misura crescente, economiche. Ma non si tratta di un disamore: il vino resta ben radicato nelle abitudini alimentari e culturali del Paese.

Una passione trasversale per genere ed età

Un altro dato interessante che emerge dal report riguarda la parità di genere nel consumo: il vino viene apprezzato quasi in egual misura da uomini (90%) e donne (88%), a differenza di birra, liquori e superalcolici, dove il consumo maschile prevale nettamente. Anche sul fronte generazionale, il vino mostra una presenza stabile: è scelto dall’80% della Gen Z (under 27), dall’88% dei Millennials, dall’89% dei Gen X e dal 92% dei Baby Boomers. Inoltre, il livello di reddito incide significativamente: chi ha una maggiore disponibilità economica consuma più vino, confermando la stretta relazione tra possibilità di spesa e frequenza del consumo.

Estate 2024: trionfa il Prosecco, domina lo Spritz

Protagonista assoluto tra le bollicine è il Prosecco, scelto dal 68% degli intervistati. A differenza degli altri vini, spesso consumati in casa e durante i pasti, il Prosecco è il simbolo della convivialità estiva e dell’aperitivo all’italiana. Ancora più marcato il successo dello Spritz, cocktail a base di vino che conquista un italiano su tre. È la bevanda prediletta soprattutto tra le donne (34%) e nella fascia d’età 25-34 anni, dove il gradimento raggiunge il 46%.

Tra i cocktail a base alcolica, dopo lo Spritz troviamo gin tonic, mojito e negroni, mentre la sangria si posiziona al quinto posto con il 10% delle preferenze, a conferma della tendenza stagionale verso drink freschi, fruttati e facili da condividere.


Conclusione:
Nonostante il contesto economico complesso e la crescente attenzione alla salute, il vino continua a essere un elemento centrale dello stile di vita italiano, simbolo di qualità, cultura e socialità. E mentre Prosecco e Spritz si confermano regine dell’estate, il settore vitivinicolo può guardare con ottimismo a un pubblico ancora fedele, diversificato e consapevole.

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