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L’ernia è una delle problematiche più diffuse a livello globale, lo testimoniano gli oltre 200 mila interventi eseguiti ogni anno in Italia e i 20 milioni nel mondo. Una patologia che colpisce soprattutto gli uomini, quasi uno su tre ha un’ernia sintomatica, mentre è molto più rara nelle donne, che vengono colpite per un 5 per cento.

Questo spiega le lunghe liste di attesa per gli interventi di ernioplastica inguinale o ombelicale: proprio per dare risposte in tempo reale Poliambulatori San Gaetano ha curato la formazione di una equipe di chirurgia avvalendosi, da sei mesi, anche della collaborazione del dottor Michele Arcangelo Iuliani, già primario di chirurgia all’ospedale di Asiago, dove si è interessato in particolare delle patologie della parete addominale e di ernie inguinali.

Sono diversi i fattori di rischio per l’insorgenza di un’ernia, che vanno dalla familiarità al fatto di svolgere lavori pensati. Ma c’è una particolarità da prendere in considerazione: l’ernia può essere asintomatica e manifestarsi, più o meno all’improvviso, con una tumefazione.
In altri casi «Può dare sintomi dolorosi, bruciori o un senso di pesantezza», spiega il dottor Iuliani. Oppure un gonfiore improvviso, a livello inguinale o ombelicale, che può destare anche una certa preoccupazione perché si teme sia dovuto a qualcosa di più grave.
«Tutti dubbi che possono essere rapidamente fugati effettuando una visita chirurgica, che può accompagnarsi a un esame ecografico».

La certezza, in caso di ernia, è che «l’unico trattamento possibile è quello chirurgico» possibilmente da fare entro tempi ragionevoli perché «con il tempo può aumentare di volume e può comportare sintomi più intensi e fastidiosi, con il rischio che possano insorgere complicanze. Come nel caso in cui l’ernia divenga strozzata: questo accade, ad esempio, quando un’ansa dell’intestino rimane “incarcerata” all’interno dell’ernia e, se non viene ridotta, la parete intestinale va in necrosi, comportando un intervento decisamente urgente».

La buona notizia è che «Grazie alle nuove tecniche e a nuovi materiali – spiega il dottor Iuliani – gli interventi sono sempre meno invasivi. Le reti utilizzate per rinforzare la parete dell’ernia sono molto più leggere e più confortevoli e non hanno bisogno di punti poiché sono anche auto ancoranti. Questo consente di ridurre complicanze e recidive post operatorie».
In questo quadro si inserisce, ovviamente, l’esperienza del chirurgo: chi si dedica principalmente a questa patologia sa applicare la tecnica arricchendola con le micro differenze che rispondono alle esigenze del singolo paziente permettendo così di ottenere risultati migliori, in base al tipo di ernia.

Alla San Gaetano Clinica e Ricerca l’intervento si effettua in day hospital, generalmente in anestesia locale o periferica, e i tempi di recupero sono rapidi: «Entro un paio di giorni si può guidare la macchina e chi fa un lavoro sedentario può già riprendere nella prima settimana».

Scegliendo Poliambulatori San Gaetano è possibile sperimentare l’efficienza delle sale operatorie di ultima generazione allestite nella nuova Clinica di via Val Cismon a Thiene. Garanzia di un’assistenza di alto livello, con professionisti di esperienza.

Il problema dei costi, infine, è superato: per chi ha coperture con Fondi sanitari integrativi, come Unisalute e Metasalute, la spesa si riduce a poche centinaia di euro e non c’è il fastidio delle pratiche, perché è stato attivato un ufficio ad hoc che si occupa di tutta la parte burocratica.
Inoltre, è sempre possibile pagare a rate con finanziamenti personalizzabili.

Per maggiori informazioni è sufficiente contattare Poliambulatori San Gaetano al numero 0445372205 o, tramite messaggistica Whatsapp, al 3274310025.

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