A ogni paese la sua usanza: se nei college americani si lancia in aria in tradizionale cappello nero, in Italia si opta per la elegantissima corona d’alloro. La storia di questa usanza è molto lunga e scorre a ritroso nei secoli. Nonostante l’università di oggi sia molto diversa da quella del passato, la corona d’alloro ci rende eredi dei poeti e degli scienziati della storia. Durante i festeggiamenti, siano essi in un ateneo fisico o per una laura online, la corona non può mai mancare.

Partiamo dalla foglia utilizzata: l’alloro, pianta profumatissima, è già dall’antica Grecia ritenuta simbolo di sapienza. Veniva in genere offerta ai grandi poeti, come riconoscimento del proprio valore artistico. L’usanza fu adottata anche dai romani: l’alloro era una pianta sacra ad Apollo, dio del sole, ma anche delle arti, della scultura, della musica. Apollo, essendo il dio più sapiente di tutti, assume come simbolo l’alloro.

La tradizione della corona passa intatta anche nel Medioevo. Basti pensare all’incoronazione di Francesco Petrarca, l’8 aprile 1341. Il recupero dell’usanza romana fu così pregnante che Petrarca è ritratto nell’iconografia con la corona. Scorrendo avanti nei secoli si arriva al Novecento, dove il tema dei “poeti laureati” ritorna in una celebre poesia di Eugenio Montale: I Limoni.

Ad oggi la corona d’alloro è utilizzata in ogni facoltà, per le lauree triennali e magistrali. È un simbolo importantissimo che certifica la fine degli studi e il prossimo inserimento nel mondo del lavoro.

I NASTRI COLORATI: QUALE SCEGLIERE?

Al simbolo di base si aggiungono poi altri dettagli che abbelliscono la composizione: fiori, piccole ghiande, rose, nastri colorati. Secondo una simbologia ricorrente, ogni corso di laurea richiede il nastro di un particolare colore. Molto spesso non si tratta di un’indicazione obbligatoria, ma è adottata da molti dei laureandi. Fra questi, ad esempio, segnaliamo il grigio per tutte quelle materie che attengono alla mente e all’educazione: psicologia, pedagogia, scienze dell’educazione. Il rosso è poi utilizzato per le materie sanitarie (in alternanza col porpora): Medicina, Farmacia, Infermieristica. Le materie umanistiche sono convenzionalmente contraddistinte dal bianco, il blu è appannaggio della giurisprudenza e il verde è per agraria e scienze naturali. Naturalmente ogni facoltà ha un suo simbolo, è bene informarsi in anticipo.

PERCHÉ ALCUNI UTILIZZANO IL TOCCO?

Esistono alcuni atenei che richiedono l’uso del tocco, ovvero il cappello scuro dalla forma quadrata. Molto in voga nella tradizione americana e anglosassone (i film statunitensi ne sono una testimonianza), risalgono all’Ancien Regime, quando cingevano la testa di giudici e dottori. Tuttavia l’usanza si sta diffondendo anche in Italia. Alcuni, magari, utilizzano la corona in ateneo e il tocco per festeggiare. È una questione di gusti, l’importante è godersi il giorno importantissimo!

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