Il Sentiero di Scandolara si colloca sulla destra orografica della Val Leogra a sud di Pievebelvicino e comprende i monti RagaScandolaraVaroloTrisaNaro Castello.
È un percorso abbastanza impegnativo per la sua durata e si consiglia di affrontarlo in estate, in quanto la sua posizione è in tramontana e quindi poco soleggiata nel periodo invernale.

SENTIERO DI SCANDOLARA: ILLUSTRAZIONE DEL PERCORSO

Partenza: Pievebelvicino
Durata: 4.15 ore circa
Distanza: 14 km
Dislivello: 475 m

La partenza è dal parcheggio del piazzale della Chiesa Nuova di Santa Maria. Questa fu un grosso punto di riferimento per gli abitanti della zona nei primi secoli dopo il Mille, in quanto all’epoca rappresentava l’unica Pieve dell’intera Val Leogra. L’edificio ha una storia millenaria e varie ristrutturazioni alle sue spalle. Il suo aspetto attuale è opera del lavoro di restauro del 1868, che fu poi rimaneggiato dal 1989 dopo un periodo di degrado e abbandono.

Anziché svoltare per la strada, si prosegue diritti imboccando un sentiero che entra nel bosco, incrociando in discesa la strada asfaltata che sale da Magrè in prossimità di una grande croce lignea.

Continuando in salita sulla strada asfaltata in direzione ovest si raggiunge il Monumento a Pietro Barbieri. Si imbocca più avanti il percorso segnalato come S4 e si arriva in Contrada Tringole.

 

ARRIVO E RITORNO

Arrivati a questo punto – mancano 10 km all’arrivo. Si prende sulla sinistra della contrada il sentiero che sale in direzione di una caratteristica grande croce d’acciaio. Al bivio successivo si gira a sinistra uscendo dal bosco in un’ampia zona prativa raggiungendo Contrada Casa del Pastore. Si incrocia quindi la Strada di Scandolara che, partendo dal Passo Zovo attraverso il Passo del Colombo, arriva al Rifugio Civillina.
Qui prendiamo a destra l’ampio sterrato pianeggiante camminando piacevolmente per circa 2 km.

Arrivati all’altezza di un cartello stradale regionale di divieto di transito per i mezzi motorizzati, si prende a destra la strada sterrata, caratterizzata da numerosi tornanti, che scende a valle, giungendo ad una casa isolata in prossimità di una curva a gomito.

Si prosegue in discesa per 2 km fino ad incrociare la strada sterrata larga che scende da Contrada Carollo in Val dei Mercanti, un tempo nota per l’estrazione di minerali. In prossimità  delle cave di caolino si trova il capitello votivo eretto in ringraziamento per lo scampato pericolo a causa della frana del Monte Varolo (1901), arrivata fino a qui. Tenendo sulla destra del capitello si arriva in breve all’Agriturismo Val Mercanti, dove si può sostare.

Si scende ancora per la strada asfaltata fino all’inizio di Contrada Tenaglia dove, dopo un alto muro che delimita una proprietà, parte sulla destra un sentiero tra bosco e prato che porta alla strada sterrata del Monte Castello. Il Monte prende il nome dalla fortificazione eretta nel Decimo secolo a scopo di difesa del territorio dalle razzie degli Ungari. Ancora oggi si possono osservare le rovine a pianta rettangolare dell’antica costruzione che, si dice, fosse collegata con un cunicolo sotterraneo alla sottostante Chiesa Matrice di Santa Maria di Pievebelvicino.

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Si sale per un breve tratto verso la cima e poi si scende in direzione est verso Pievebelvicino. Giunti in via Borgofuro si scende verso Piazza Santa Maria e si arriva al punto di partenza.

Fonte Pedemontana Vi

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