Nonostante la pandemia e la guerra in Ucraina, secondo Federalberghi nel periodo pasquale l’occupazione alberghiera in Veneto è stata superiore a quella dello stesso periodo del 2019, con una occupazione media del 78,7% rispetto al 69,5% della Pasqua pre pandemia.
“Il Veneto si conferma al top come meta di vacanza sulle spiagge; i dati ci dicono che ci sono tutti gli ingredienti per continuare ad essere la regione più turistica con il maggior numero di presenze”, commenta il presidente della Regione Luca Zaia. “Il litorale veneto è protagonista della realtà attrattiva veneta che fa del turismo la prima voce del nostro bilancio con 18 miliardi di Pil e 72 milioni di presenze in tutta la Regione”, prosegue Zaia. “Se cresce la presenza sulle spiagge è un beneficio per tutto il sistema turistico regionale. I nostri imprenditori del settore stanno dimostrando di essere pronti a contrastare le difficoltà e cogliere le sfide in atto”, conclude il presidente. Federalberghi Veneto, intanto, rileva che ad aprile l’occupazione media dei campeggi del litorale veneziano è stata del 27,4%, con punte tra il 50 e il 60% nella settimana di Pasqua. Tra le nazionalità di provenienza degli ospiti, spicca la Germania, con il 45,2%, seguita dall’Italia con il 31,9%.
Seguono, a distanza, la Svizzera (9,5%), l’Austria (7,2%) e i Paesi Bassi (0,8%). Le prenotazioni per l’estate, invece, coprono il 48,3% delle strutture, con punte del 74% in coincidenza della festività tedesche.
A Pasqua in Veneto, presenze sopra livelli pre pandemia
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