Dopo il caso di Rovigo, ecco un altro fatto di cronaca che sconvolge la scuola.
Un ragazzo di circa 17 anni che frequenta l’istituto Romanazzi a Bari ha colpito stamattina un professore utilizzando una pistola giocattolo che spara pallini di plastica. Il professore, che non è rimasto ferito, si è sentito poco bene a causa dello spavento. Nei prossimi giorni il consiglio di classe si riunirà per prendere provvedimenti nei confronti dello studente responsabile del gesto.
La dirigente scolastica Rosangela Colucci sottolinea che quanto accaduto “sarà punito con il massimo delle misure previste dal ministero. Certe cose non devono accadere”. Sulla vicenda è intervenuto anche Davide Picci, coordinatore del movimento studentesco Sbam di Bari, e studente dell’istituto Romanazzi. «Sono profondamente dispiaciuto – commenta Picci – e condanno fermamente questo gesto. La solidarietà è essenziale in momenti come questi, poiché gesti così non devono assolutamente passare inosservati e poiché come i ragazzi anche i professori non devono mai essere lasciati in balia della maleducazione».
“Mi hanno detto che era uno scherzo, ma poteva finire in tragedia”
“I ragazzi mi hanno detto che era uno scherzo. Non voglio perseguirli penalmente perché ritengo che si sia trattato di una bravata”, però “è un episodio gravissimo” ha detto il prof, che ha deciso di non denunciare, ma di volere l’esplulsione. “Bisogna prendere dei provvedimenti seri nei loro confronti”. Il docente ha poi raccontato che subito dopo lo “sparo” ha avvertito un “forte bruciore” al petto. Per fortuna alla fine tutto si è risolto senza alcuna conseguenza sgradevole, “ma poteva finire anche in tragedia perché il pallino avrebbe potuto colpirmi l’occhio”.